
Un presepe vivente, quello allestito ieri sulla piazza inferiore di San Francesco, per dare forma e rafforzare ancor di più il patto di amicizia recentemente siglato dai sindaci di Assisi e di Greccio, Stefania Proietti e Emiliano Fabi. Un protocollo che vuole rafforzare il legame culturale e spirituale tra le due comunità, anche attraverso azioni concrete tese a promuoverne lo sviluppo, nel ricordo della notte del 24 dicembre 1223, quando San Francesco, a Greccio, convocò i frati e la popolazione del posto per festeggiare il Natale intorno a una grotta, dove fece sistemare una mangiatoia, un bue e un asinello, dando così vita alla prima rappresentazione della Natività.
A proporre ieri la rappresentazione, sulla base anche degli scritti di Tommaso da Celano, biografo di San Francesco, 35 figuranti di Greccio e 15 dei presepi viventi di Armenzano e San Gregorio che hanno ripercorso il Natale di Gesù, dall’annunciazione a Maria all’omaggio dei re magi, attraverso scene di grande suggestione. Intervenuti per il Comune di Assisi il sindaco Stefania Proietti, il vice Valter Stoppini e Giulio Proietti Bocchini, responsabile dell’ufficio turismo, i responsabili delle pro loco di Greccio, Anna Paola Sebastiani, e di Assisi, Francesco Fiorelli, e fra Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio Comunicazione del Sacro Convento. "E’ un bel segno di collaborazione in occasione dell’ottavo centenario del primo presepe – ha detto fra Cesareo -: Francesco è il santo della fraternità, dove lui arriva genera energie nuove attività insieme. Promuovere questo, insieme all’arte, alla bellezza, il teatro, la devozione, significa lasciare alle persone dei buoni sentimenti, delle buoni ispirazioni per vivere quest’anno in maniera nuova". Il patto di amicizia ha istituzionalizzato la comune decisione di incentivare rapporti di unione, vicinanza, condivisione e fratellanza nel nome dei valori umani, culturali, religiosi, sociali. In virtù di tali intese, saranno intrapresi progetti congiunti, tesi a promuovere e sostenere reciprocamente l’incontro tra le due comunità, i pellegrinaggi, la valorizzazione del turismo culturale e spirituale e le comuni esperienze per una reciproca promozione delle due città, in nome di San Francesco. Maurizio Baglioni