La mostra Amendola: BurriVedovaNitsch

Inaugurata agli Ex Seccatoi l’esposizione fotografica relativa ai ritratti dell’artista italiano dello scatto. Visibile fino al 30 giugno .

La mostra Amendola: BurriVedovaNitsch

La mostra Amendola: BurriVedovaNitsch

Attraverso un rigoroso gioco di luci e prospettive, il fotografo Aurelio Amendola sembra entrare nelle opere, ma anche nelle vite degli artisti che ritrae, con sequenze che aggiungono un valore critico e consegnano immagini iconiche alla storia. Dagli scatti che da ieri sono nella sala esposizione temporanee dei musei Ex Seccatoi traspare un rapporto speciale tra Amendola e tre grandi artisti Alberto Burri, Emilio Vedova e Hermann Nitsch. In occasione del 12 marzo, data di nascita del maestro Burri, più di quaranta grandi fotografie compongono la mostra "Amendola: Burri Vedova Nitsch. Azioni e gesti". Le reazioni e le azioni di questi tre grandi artisti si muovono negli ex Seccatoi: "Proprio qui _ rivela Amendola _ incontrai Alberto Burri, anzi il mio amico Alberto Burri", precisa raccontando poi di quando, dopo averlo fotografato, il maestro "non faceva uscire una foto per nessuna ragione se non l’aveva vista e approvata". Anche con Vedova e per ultimo Nitsch fu un rapporto speciale, di fiducia: "Loro sapevano che avrebbero dovuto continuare a lavorare alle loro opere come se io non ci fossi, le mie foto non volevano essere e non sono un ritratto statico… tanto che per Nitsch gli scatti sono sempre mossi, nel tentativo di cogliere i gesti che faceva mentre lavorava, a volte con il sangue". Emilio Vedova ritratto a Venezia dove aveva il suo studio, Hermann Nitsch nel suo castello, poi Burri. Il racconto di questi artisti visti e vissuti così da vicino è dunque il percorso proposto dalla Fondazione palazzo Albizzini Collezioni Burri.

"Dedicare una mostra all’opera fotografica di Aurelio Amendola relativa ai ritratti di Burri, Vedova e Nitsch, effettuati durante l’esecuzione delle loro opere, ha un duplice obiettivo: quello di porre in evidenza le diverse modalità operative dei tre artisti, emblematici per la processualità delle azioni e dei loro modi espressivi, e al contempo fornire al più vasto pubblico uno specifico campo di indagine dell’attività di un grande fotografo italiano che con quei maestri riuscì a stabilire un sodalizio e un’amicizia durevole", dice Bruno Corà, presidente della Fondazione Burri. Oltre alle quarantaquattro stampe fotografiche di grandi dimensione sono esposte anche opere uniche degli artisti in mostra: Plastica M1 (1962) e Nero Cellotex (1978) di Alberto Burri, Non DoveBreccia 1988 III (1988) di Emilio Vedova e 18b.malaktion (1986) di Hermann Nitsch. La mostra sarà visitabile fino al 30 giugno poi in autunno verrà allestita nuovamente a Venezia alla Fondazione Vedova.

Cristina Crisci