REDAZIONE UMBRIA

“La Locandiera“ inaugura il cartellone di Narni

La Locandiera di Goldoni, diretta da Latella, apre la stagione al Teatro Manini di Narni con Sonia Bergamasco nel ruolo di Mirandolina. Una produzione del Teatro Stabile dell’Umbria che si esibirà in importanti teatri italiani. Il regista interpreta il testo come un gesto artistico potente e attuale, celebrando il ruolo della donna come protagonista capace di sfidare l'universo maschile.

La Locandiera di Goldoni, diretta da Latella, apre la stagione al Teatro Manini di Narni con Sonia Bergamasco nel ruolo di Mirandolina. Una produzione del Teatro Stabile dell’Umbria che si esibirà in importanti teatri italiani. Il regista interpreta il testo come un gesto artistico potente e attuale, celebrando il ruolo della donna come protagonista capace di sfidare l'universo maschile.

La Locandiera di Goldoni, diretta da Latella, apre la stagione al Teatro Manini di Narni con Sonia Bergamasco nel ruolo di Mirandolina. Una produzione del Teatro Stabile dell’Umbria che si esibirà in importanti teatri italiani. Il regista interpreta il testo come un gesto artistico potente e attuale, celebrando il ruolo della donna come protagonista capace di sfidare l'universo maschile.

“La Locandiera“ di Carlo Goldoni per la regia di Antonio Latella inaugura questa sera alle 21 la stagione 24/25 del Teatro Manini di Narni. E’ una produzione del Teatro Stabile dell’Umbria, che riparte con la nuova tournée proprio da Narni, prima di debuttare in alcuni dei maggiori teatri italiani, tra cui Il Rossetti di Trieste, il Teatro Nazionale di Genova, il Teatro Carignano di Torino, il Teatro della Pergola di Firenze e il Teatro Mercadante di Napoli. Lo spettacolo vede Sonia Bergamasco (nella foto) nel ruolo della protagonista Mirandolina che dà anima e passione a una locandiera concreta e determinata, fragile e sensuale, lontanissima da quei cliché che la volevano figura scontata e terribilmente civettuola.

Con lei un cast d’eccezione: Marta Cortellazzo Wiel, Ludovico Fededegni, Giovanni Franzoni, Francesco Manetti, Annibale Pavone, Gabriele Pestilli e Marta Pizzigallo. "Una grande operazione civile e culturale; un manifesto teatrale che dà inizio al teatro contemporaneo" così Latella affronta l’opera del commediografo veneziano e dedica lo spettacolo a Massimo Castri: "un maestro che proprio con Goldoni ha saputo riscrivere parte della storia teatrale italiana".

Quella di Latella è una lettura, attualissima e al tempo stesso fedele, del classico di Goldoni: per il regista (che rinnova il lungo sodalizio con il Tsu), "Goldoni con questo testo ha fatto un gesto artistico potente ed estremo, di sconvolgente contemporaneità: siamo davanti al primo testo italiano con protagonista una donna, capace di sconfiggere tutto l’universo maschile".