La Giunta-Romizi paga mezzo milione per i titoli derivati del 2006

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E’ un conto salato quello che la Giunta-Romizi deve sobbarcarsi sui titoli derivati. Contratti stipulati nel 2006, quando a Palazzo dei Priori sulla poltrona più importante c’era Renato Locchi che aveva scelto come assessore al Bilancio, Marco Vinicio Guasticchi. E ora quei contratti stanno producendo i loro effetti e il Comune entro il 30 giugno dovrà versare a Banca Intesa San Paolo una cifra di oltre mezzo milione di euro (517.664,52 euro). Così riporta la determina dirigenziale di tre giorni fa, firmata dal dirigente Stefano Baldoni, in cui si assume di liquidare entro dieci giorni quella cifra. "Il Comune di Perugia – riporta l’atto – ha stipulato tre operazioni in derivati, del tipo “Swap di capitale e tasso d’interesse con Collar”, in data 14 settembre 2006 con Biis, oggi banca Intesa Sanpaolo; operazioni che prevedono indebitamento a tasso variabile, e consistono in

uno scambio di quote capitale e di tassi d’interesse". Un’operazione di finanza derivata insomma, che servì a finanziare l’acquisto di beni di cui ora i cittadini pagano il conto. D’altra parte in uno degli allegati del bilancio previsionale 2022, c’è scritto a chiare note che "la restituzione di quote capitale nette,

incassate nei primi anni, e la discesa dei tassi d’interesse, avvenuta negli ultimi anni,

comporteranno per l’ente la futura corresponsione di differenziali negativi". Entro la fine dell’anno ci sarà da pagare, secondo previsioni, un altro mezzo milione di euro.