
La fiera delle polemiche: "In centro non è più festa"
Che la Fiera dei morti in centro quest’anno sia stata messa a dieta si è visto subito. E poi basta cogliere i commenti degli abituè: "Le bancarelle sono state dimezzate e in pochi minuti l’hai vista tutta", dice la maggior parte dei visitatori. Ma l’edizione 2023 è cambiata anche per la regia: fuori l’ organizzazione di lungo corso che era Farefacendo di Marco Brilli, dentro la Magenta Events di Lucia Boccolini, che ha deciso di investire sulla “qualità“. Meglio prima o dopo?
Dopo giorni di silenzio Brilli difende la sua regia. Ecco perché. "A settembre, attraverso un articolo di giornale, dopo 11 anni di collaborazione, abbiamo saputo dal Consorzio che non saremmo più stati gli organizzatori della Fiera dei Morti e dei mercatini di Natale. Il Consorzio - racconta il presidente di Farefacendo - ha annunciato grandi cambiamenti per l’edizione 2023 della fiera, tra cui una selezione di espositori molto più stringente per portare in centro solo artigianato di livello e grande qualità degli allestimenti. La fiera non sembra più una fiera: esclusi gli espositori delle città gemelle in Piazza Italia, ci sono solo 35 banchi; l’80% degli espositori era presente anche gli altri anni; i prezzi per l’affitto delle casette sono stati triplicati. Se gli ambulanti sono stati disposti a spendere queste cifre significa che in tutti questi anni abbiamo creato una grande manifestazione attrattiva e di livello. I banchi disposti solo su un lato penalizzano la bellezza del nostro centro storico e alcune delle attività commerciali poiché si vede soltanto un “muro“ grigio alto 3 metri, che è il dietro dello stand. Ci dispiace che i nuovi dirigenti del consorzio Perugia in Centro - conclude Brilli - abbiano deciso di disperdere anni e anni di lavoro in questo modo. A noi piace ricordare la fiera così: una grande festa".
Silvia Angelici