
Il Commissariato interregionale agli usi civici ha dato ragione alla Comunanza agraria, che si è vista riconosciuta la titolarità su ulteriori 95 ettari di terreni montani, al confine con il Comune di Nocera Umbra, "in uso promiscuo" con le comunità locali, in accordo con un’antica "transatio" risalente al 1480. Lo annuncia con soddisfazione l’ente montano guidato da Mauro Guerrieri, facente funzioni di presidente; che evidenzia come la sentenza del 2 maggio scorso veda vincere la Comunanza "per la tredicesima (13^) volta" nei tanti contenziosi aperti negli ultimi anni; invece "il Comune di Gualdo Tadino soccombe con una condanna a rifondere alla Comunanza spese per oltre 15.000 euro più tutti gli oneri di consulenza tecnica". Aggiunge ancora: "Ci chiediamo, come gualdesi, prima che Utenti monte, quanto tempo sia ancora necessario, quanti soldi pubblici inutilmente gettati al vento, quanto inutile spreco di opportunità perdute per una città in forte sofferenza, per ostilità ad oltranza contro il buon senso prima che la legge". Considerati gli ettari riconosciuti verso Nocera ed i 24 ettari riassegnati nel territorio del Comune di Fabriano, oltre ai circa 2.150 ettari già riconosciuti nel 2016, "con la attuale sentenza- si afferma- siamo ad un totale di 2.275 ettari di patrimonio collettivo riconosciuto, come definito dalla legge 1682017 e precedenti". E’ l’ennesimo pronunciamento della Magistratura, con contenziosi attivati in tribunali di varie sedi, con costi collettivi e ritardi che bloccano progetti di sviluppo importantissimi non solo per il gualdese, come quello di Rocchetta spa, e tanti altri potenziali legati al corretto utilizzo delle risorse naturali. Il coraggio del dialogo resta comunque un auspicio, nella consapevolezza che l’assidua frequentazione dei tribunali rischia solo di alimentare le divisioni.
Alberto Cecconi