STEFANO CINAGLIA
Cronaca

Lavori al Teatro Verdi: "Il “vincolo“ del Ministero risulta non rispettato"

Lettera aperta al sindaco sugli interventi che caratterizzano il cantiere. L’associazione TernIdeale: "È stato richiesto di nuovo il parere del Mibact?" .

L’associazione: «Qui il vincolo rimosso»

L’associazione: «Qui il vincolo rimosso»

In una lettera aperta al sindaco Stefano Bandecchi, l’associazione TernIdeale solleva dubbi sui lavori di rifacimentp del Teatro Verdi per quanto riguarda il rispetto del “vincolo“. "Purtroppo, nonostante le numerose iniziative e proposte, condivise dalla gran parte dei cittadini e da oltre 30 associazioni culturali, volte a favorire la rinascita del Teatro Polettiano - si legge nella missiva – ,le passate amministrazioni comunali pur di soddisfare la loro incomprensibile voglia di modernità hanno richiesto nel 2015 al Ministero dei Beni Culturali l’apposizione di un vincolo non solo nella parte ottocentesca del Teatro ma anche sulla ricostruzione post bellica. Tale richiesta è servita per opporsi definitivamente a qualsiasi tentativo di ricostruzione filologica del Teatro originale, distrutto non dalle bombe ma dall’ insensibilità culturale che regnava nel periodo in cui è stato costruito il cinema teatro. Il Mibact ha accolto tale richiesta, condizionando in modo sostanziale tutti i progetti poi presentati nell’ambito del concorso pubblico e contribuendo a cancellare un gioiello architettonico". E veniamo al punto. TernIdeale, con foto del cantiere allegata alla lettera aperta, denuncia che "tale vincolo risulta palesemente non rispettato anche nelle parti ottocentesche". Da qui la richiesta al sindaco "di chiarire se, in occasione delle modifiche progettuali che hanno determinato l’attuale configurazione del cantiere, sia stato nuovamente richiesto il parere del Ministero e degli uffici competenti, tanto solerti nel far rispettare i vincoli condizionando il ripristino del Teatro Ottocentesco".