
Uno degli spazi della Biblioteca degli Arconi
Dottoressa, quali sono le novità che proponete presso la biblioteca degli Arconi di Perugia?
"La biblioteca cerca non solo di offrire luoghi accoglienti e tranquilli adatti alla lettura e allo studio, ma si propone quale luogo di relax e incontro per persone di tutte le età".
Come è cambiato il suo lavoro nell’ultimo decennio?
"La grande novità di questi anni è quella di aver riconosciuto e affermato il valore del libro e della lettura per il benessere. Leggere fa stare meglio, porta a mettersi nei panni dell’altro, a guardare la realtà da altri punti di vista. Chi legge è abituato al ragionamento, al confronto pacifico, al piacere di incontrare l’altro, quindi affronta i problemi della vita con uno spirito diverso, più disteso e costruttivo. Per misurare la qualità della vita l’Istat usa l’indice Bes -Benessere equo e solidale- cui anche le biblioteche concorrono. Esse contribuiscono al benessere tanto quanto i parchi, le piste ciclabili, gli impianti sportivi, i cinema, i teatri".
Che ruolo giocano i social media nelle biblioteche?
"I social alimentano un circuito virtuoso per cui non sono più solo gli addetti ai lavori a parlare di biblioteche, ma riportano le reazioni (like ecc.) e le opinioni (messaggi, post) di quanti le frequentano, vi trovano un luogo in cui si sentono di poter esplorare altri mondi, fare domande, partecipare e intervenire senza disagio, con un senso del valore di ognuno che innalza la dignità delle persone".