
L’ intricato nodo della Variante Sud. Il Comitato torna ad alzare la voce:: "Frazioni isolate e costi esagerati"
"Non siamo noi che dovremmo svolgere questo compito di partecipazione ma il Comune, comunque ci siamo messi a disposizione". Luigi Casini (nella foto), uno dei due portavoce del Comitato Variante Sud, torna all’attacco e in un incontro ha annunciato di aver bypassato il Comune per i documenti del progetto dell’opera, mettendo a disposizione le carte di chi vorrà informarsi e approfondire il tema, ma anche della Consulta per la mobilità della città, che ha partecipato all’assemblea con diversi rappresentanti. Con i documenti alla mano, Casini e il Comitato confermano le criticità paventate sull’opera e chiedono di tornare a quella prevista dal Piano regolatore del 1997. Criticità consegnate, nero su bianco, anche alla Seconda commissione del Consiglio regionale, nel giorno dell’audizione. In primo luogo il fatto che si sia in presenza di una strada di categoria C, difforme dal Piano regolatore, che convoglia il traffico pesante a pochi metri dall’ospedale.
Così configurata, per il Comitato, isolerebbe le frazioni a sud di Foligno, "calata in maniera forzata e maldestra al posto di una prevista e in parte costruita viabilità urbana interquartierale, con fasce di rispetto e distanze fra le rotatorie incongruenti alla norma". Il Comitato parla di "opera economicamente onerosa e con costi esagerati. Risulterebbe dannosa per l’ambiente, per la sicurezza e l’agricoltura, altererebbe l’armonia paesaggistica di tutte le frazioni a sud di Foligno". Tra le criticità individuate il fatto che sia una strada "su cui non sono previsti accessi privati, passaggi pedonali e circolazione di biciclette e mezzi agricoli, per questo e` incongruente nella zona che attraversa. Squarcia in maniera irreparabile il verde agricolo di pregio, danneggia importanti aziende agricole, alcune delle quali ancora oggi sono dedite all’allevamento di animali. Invade un plesso industriale di una nota multinazionale, penalizzando cosi` anche la futura occupazione". Nel documento del Comitato si fa riferimento poi all’inquinamento, alle piste ciclopedonali tagliate e sopraelevate, alla chiesa di San Paolo Apostolo di Fuksas invasa da una rotatoria di 60 metri e altre osservazioni che il Comitato continuerà a far valere.
Alessandro Orfei