Jack Sintini: due volte campione

Il pallavolista in visita alla scuola media San Paolo. "Ci ha raccontato la sua storia e come ci si rialza"

Jack Sintini: due volte campione

Jack Sintini: due volte campione

E’ venuto a scuola Giacomo-Jack Sintini. Jack è un campione di pallavolo che, guarito da una gravissima malattia, è tornato a giocare, a vincere e a vivere con una nuova consapevolezza e un grande interesse per gli altri. Il senso del suo intervento era sottolineare quello che ogni esperienza gli ha insegnato e condividerlo con noi. Invitato a soli 9 anni a trasferirsi a Bologna per giocare a pallone, riceve il rifiuto dei genitori: sei troppo piccolo! Fortuna, commenta Jack, in pochi anni sono così cresciuto da diventare imbranato in campo: i genitori vedono lontano e perciò vanno ascoltati. Fa un provino a pallavolo e non va bene ma il presidente della squadra nota un suo particolare talento e lo invita a restare; un allenatore coreano gli rivela come coltivare con l’impegno quel talento: il talento conta, conta che sia riconosciuto, ma più di tutto conta il lavoro instancabile. Diventa un campione, si innamora, si sposa e ha una bambina: una vita perfetta. All’improvviso si ammala: meno male che è capitato a me e non a un mio familiare, commenta, cogliendo il lato positivo della situazione. Senza la squadra non ce l’avrei mai fatta, dice: la squadra di medici, infermieri, compagni di gioco, familiari - è importante chiedere e accettare aiuto; non ci si salva da soli. Torna ad allenarsi – non mollare mai! – e accetta un ingaggio dalla squadra più forte – sono i più grandi quelli che ti aiutano – ma il suo ruolo è stare in panchina: allenarsi sempre e con cura, aiutare la squadra ma non giocare mai, pensando che va bene così, con umiltà. Poi il colpo di scena, il titolare si infortuna prima della finale, tocca a lui, l’allenatore motiva la squadra: giochiamo con Jack, vinciamo con Jack – i discorsi importanti hanno poche parole – e così avviene e poi, basta cercare su youtube, ringraziamenti a tutti e via a festeggiare – festeggiare è importante, riconoscere di aver fatto bene spinge a fare bene ancora, bisogna gioire delle cose buone, grandi e piccole.

C’è una fila di persone che vogliono fare domande ma anche raccontare. Così scopriamo che anche fra di noi c’è chi ha vissuto o vive esperienze dolorose simili a quella di Jack. Per questo il campione incontra i ragazzi. Per gratitudine nei confronti di chi lo ha aiutato e per solidarietà verso chi attraversa esperienze come la sua, Jack e sua moglie Alessia hanno fondato l’Associazione Giacomo Sintini che si occupa di raccolta fondi per progetti in campo onco-ematologico. Jack dà anche agli alunni delle scuole la possibilità di contribuire alla raccolta fondi dell’Associazione con l’iniziativa “Un orsetto per la ricerca” a Natale e “Un coniglietto per la ricerca” a Pasqua: come non cogliere al volo questa opportunità?