Insegne abusive, piovono multe. Sanzionati oltre cento locali. E scatta la rimozione forzata

Assisi, controlli sulle indicazioni stradali che segnalano attività ricettive e di ristorazione. Molti cartelli non in regola. La protesta: "Bastava un avviso, il Comune vuole solo fare cassa".

Insegne abusive, piovono multe. Sanzionati oltre cento locali. E scatta la rimozione forzata

Insegne abusive, piovono multe. Sanzionati oltre cento locali. E scatta la rimozione forzata

C’è malumore per via delle multe legate a frecce e insegne che indicano attività ricettive e ristorative nel territorio comunale: a novembre sono scattati i controlli da parte degli agenti della Polizia locale e stanno arrivando sanzioni ai titolari, si parla di un numero che oscilla fra le 100 e le 200. Alla base delle contravvenzioni, spiega chi l’ha ricevute, il mancato rinnovo delle autorizzazioni, di durata triennale, ma anche casi in cui sono state installate senza alcuna richiesta. La sanzione è di 301 euro entro 5 giorni dalla notifica e di 430 oltre i 5 giorni. Fra le sanzioni accessorie c’è quella della rimozione dei cartelli entro 10 giorni dalla notifica del verbale, disposizione alla quale si stanno adeguando coloro che hanno ricevuto il provvedimento.

"Al di là dell’aspetto economico, è il modo che ci ha lasciati stupiti – viene evidenziato - Sarebbe bastato un avviso, anche attraverso le associazioni di categoria: paghiamo annualmente l’agenzia che gestisce questo servizio e forse questo ulteriore adempimento può essere sfuggito. Per questo riteniamo che il Comune avrebbe potuto ricordarcelo in qualche modo. Così come si è proceduto si dà la sensazione che si sia voluto solamente far cassa". Nel recente consuntivo di fine anno, si è parlato di un centinaio di insegne non in regola e di una scelta, quella di effettuare controlli, per verificare la presenza o meno di autorizzazioni, ma anche per contrastare situazioni di degrado, con cartelli in stato di abbandono e in pessime condizioni. Controlli pienamente legittimi, naturalmente, ma – viene ancora evidenziato dagli operatori – che poteva essere gestita con maggiore diplomazia dal Comune. E si stanno valutando soluzioni, anche collettive, per opporsi a quanto accaduto.

Maurizio Baglioni