REDAZIONE UMBRIA

In Umbria segnalati casi di 'lingua blu', si attiva la Regione

La malattia virale colpisce ovini, caprini e bovini, attivate misure di monitoraggio negli allevamenti

Ovini

Ovini

Perugia, 20 giugno 2025 – La Regione Umbria ha attivato, attraverso l'Assessorato alle politiche agricole in coordinamento con quello alla Sanità, un'unità di monitoraggio e intervento per fronteggiare i recenti casi di Lingua blu, malattia virale che colpisce principalmente ovini, ma anche caprini e bovini. Le segnalazioni sono giunte negli ultimi giorni da allevatori in particolare delle aree della Valnerina e dello Spoletino.

«Ci è stata rappresentata la forte preoccupazione delle comunità e delle categorie agricole - ha spiegato l'assessora regionale Simona Meloni - e ci siamo attivati immediatamente per monitorare la situazione e garantire supporto agli allevatori. Al momento, il focolaio è circoscritto, ma non per questo possiamo abbassare la guardia. Il dolore per la perdita degli animali è grande, sia sul piano personale che economico. E la malattia, soprattutto per gli ovini, comporta conseguenze anche nei mesi successivi all'infezione». Pur non essendo attualmente previsti indennizzi da parte del Ministero della Salute, la Regione Umbria ha annunciato che si sta attivando per reperire risorse regionali con l'obiettivo di introdurre forme di ristoro almeno a copertura delle spese di smaltimento degli animali deceduti.

«È nostro dovere - prosegue Meloni - assicurare vicinanza concreta a chi lavora in prima linea nelle nostre zone rurali. Siamo in contatto costante con i Servizi veterinari e le associazioni di categoria per valutare in tempo reale l'evoluzione del quadro sanitario. È in corso un'attività coordinata di sorveglianza e aggiornamento, così da orientare con precisione ogni decisione». L'Amministrazione regionale invita gli allevatori umbri a mantenere attivi i contatti con i servizi veterinari delle Asl e con le proprie associazioni di riferimento, «segnalando tempestivamente ogni eventuale sintomo sospetto».