In cucina con amore Aspiranti chef preparano i pasti per la Caritas

Al via il progetto dell’istituto Bufalini: gli allievi dal mercoledì al venerdì confezioneranno un menù per gli ospiti della mensa diocesana dei poveri.

In cucina con amore  Aspiranti chef preparano  i pasti per la Caritas

In cucina con amore Aspiranti chef preparano i pasti per la Caritas

In cucina con amore, meglio se verso il prossimo. Da ieri un gruppo di studenti, aspiranti chef del centro di formazione Bufalini di Città di Castello, cucinano i pasti da asporto per la Caritas. Nel progetto di impresa simulata intitolato “CuciniAmo“, una delle prime esperienze a livello nazionale, sono coinvolti gli allievi del primo anno del percorso di istruzione e formazione per “Tecnico di cucina“. Cinque ragazzi che ogni mercoledì, giovedì e venerdì fino al 30 giugno faranno - insieme al cuoco della mensa Caritas - la verifica degli alimenti in loro possesso e creeranno un menù destinato ai più bisognosi. Una cinquantina i pasti da asporto che saranno distribuiti giornalmente in aggiunta a quelli preparati dalla cucina della Caritas dove sempre più persone chiedono un aiuto per mangiare.

Proprio il direttore della Caritas Gaetano Zucchini racconta che "nel corso dell’ultimo biennio, in particolare, l’attività legata al sostegno alimentare nella Diocesi è cresciuta in maniera esponenziale fino ad arrivare agli attuali 100-110 pasti giornalieri preparati in mensa di cui circa 50 distribuiti in presenza e 60 in modalità di asporto, sostenendo così persone sole (italiane e straniere) e circa 50 famiglie". La Caritas stava riscontrando molte difficoltà, anche a fronte dei costi alimentari che risultano aumentati in modo considerevole. A raccogliere l’appello il centro di formazione Bufalini: "Abbiamo colto le opportunità del progetto di impresa simulata – ha aggiunto il presidente della Bufalini Giovanni Granci – ci siamo resi conto che poteva essere un’occasione di crescita sociale dei nostri ragazzi che così potranno vedere finalizzato il loro sforzo in cucina, compiendo una bellissima azione". Gli studenti sono accompagnati in questa esperienza dai docenti Andrea Cesari, Luigi Manganelli e Lucio Valcelli. Plauso all’iniziativa anche dal vescovo monsignor Luciano Paolucci Bedini che evidenzia "il duplice valore del progetto: è un dono per la Caritas, ma soprattutto per i ragazzi. Una catena solidale fra scuola e volontariato destinata a rappresentare un modello positivo da seguire in futuro".

Anche gli amministratori pubblici dei comuni di Città di Castello e San Giustino hanno definito il progetto di cucina solidale "una straordinaria occasione di incontro fra il mondo della scuola e formazione professionale con strutture come la Caritas diocesana da sempre in prima linea nel garantire ai più fragili e alle persone in difficoltà aiuti concreti a partire da quelli primari per il sostentamento vitale come l’alimentazione attraverso pasti adeguati".

Cristina Crisci