
Stefania Filipponi, esponente della formazione ’Impegno Civile’, lancia accuse sia al centrodestra del sindaco Zuccarini che all’opposizione
FOLIGNO – Ricomincia l’anno all’attacco ’Impegno civile’, la formazione di Stefania Filipponi e Stefano Stefanucci che non risparmia colpi a destra e a sinistra. Alla maggioranza, Impegno civile non fa sconti: "Nel 2019 in Umbria c’è stato un terremoto politico poi, progressivamente, è subentrata la delusione e in molti comuni c’è stata un’inversione di tendenza, fino all’indiscutibile successo di Stefania Proietti. A Foligno a giugno il sindaco ha vinto per 27 voti. A cinque mesi di distanza, alle regionali – proseguono Filipponi e Stefanucci – i voti sono diventati oltre 2mila, ma a favore del centrosinistra. Parlare di una Caporetto, quindi, è quasi d’obbligo ma nessuna analisi è stata fatta, con la giunta Zuccarini che persiste nel privilegiare gli interessi privati a discapito del bene comune".
Mazzate però anche a sinistra: "Ai risultati regionali ha fatto seguito un comunicato entusiastico del Pd folignate che, con un manifesto, ha anche ringraziato gli elettori per il 53,14% ottenuto in città dal centro-sinistra. Certo il risultato potrebbe anche essere interpretato come un "voto di sfiducia" nei confronti della attuale giunta, ma la domanda da porsi è un’altra: perché, per le consultazioni regionali, il Pd ha ottenuto maggiori consensi rispetto alle comunali? Silenzio".
Quindi l’auspicio, alla luce della mancata elezione di folignati a Palazzo Cesaroni: "Qualche nostalgico bisbiglia: "era meglio quando era peggio". È indubbio che in passato la politica locale ha espresso rappresentanti di altra levatura, che hanno contribuito a dare a Foligno la dignità che merita. Speriamo di tornare a volare, non solo dal Torrino per l’Epifania".