Il verde fa discutere Pineta da salvare . Braccio di ferro tra Comune e Comitati

Il Municipio di Ponte Felcino investirà ventiseimila euro per indagini tecniche sullo stato di salute della pineta chiusa nel 2022. Obiettivo: riaprirla in sicurezza. Domani sit-in del gruppo ambientalista Ginkgo Perugia. Petizione con 200 firme.

Ventiseimila euro per capire con approfondite indagini tecniche lo stato di salute della pineta di Ponte Felcino. È quanto metterà sul piatto il Municipio, dopo l’ok dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore all’ambiente Otello Numerini. "L’obiettivo è disporre di un quadro conoscitivo puntuale, basato su evidenze scientifiche e strumentali, per individuare le metodologie e gli interventi necessari per riaprire in sicurezza l’area verde chiusa nell’ottobre 2022 a seguito del crollo di alberi. L’interdizione al transito - chiarisce Numerini – era stata disposta per motivi di salvaguardia dell’incolumità pubblica e fino a quando non fossero cessate le condizioni di pericolo". A settembre 2022, infatti, si era verificato il crollo di un pioppo di grandi dimensioni, radicato sulla sponda del fiume Tevere, in prossimità del percorso ciclopedonale che attraversa l’area verde. "Da allora, l’amministrazione comunale - riprende l’assessore - ha lavorato perseguendo l’obiettivo di coniugare la tutela della pubblica incolumità con la salvaguardia di un importante patrimonio naturalistico e identitario. In tal modo, ha inteso anche recepire le istanze di associazioni e cittadini interessati alle sorti di quello che è percepito come un vero e proprio simbolo di Ponte Felcino".

Intanto domani alle 15, secondo sit-in del gruppo ambientalista Ginkgo Perugia per chiedere attenzione, cura e riapertura della storica pineta. Una manifestazione che segue una petizione che ha già raccolto più di 200 firme e vede in appoggio anche altre realtà del territorio quali Coscienza verde, il comitato Salviamo Collestrada, Noi cittadini e Fiab Perugia Pedala.