
di Sofia Coletti
Una riflessione emotiva sull’emergenza, reale e interiore. Ma anche un modo per riaccendere i riflettori su una storica istituzione culturale, il Cut - Centro Teatrale Universitario, da troppo tempo abbandonato a se stesso. E’ questo e molto altro ancora lo spettacolo “Terrae Motus Motus Animae“, ideato e realizzato da Maria Anna Stella con la consulenza drammaturgica di Roberto Ruggieri, che da giovedì 29 ottobre a domenica primo novembre sarà in scena nella sede del Cut, in piazza del Drago. Più repliche (i feriali alle 21, domenica alle 17.30) e capienza ridotta, per rispettare tutte le misure di sicurezza, con ingresso libero e prenotazione obbligatoria a [email protected].
La performance è stata fortemente voluta a Perugia dall’assessore comunale alla cultura Leonardo Varasano, "a ridosso – dice – del tragico anniversario della seconda scossa di terremoto del 2016". Varasano non ha dubbi: "E’ uno spettacolo di grande pregio e valore educativo, che coinvolge e commuove: una riflessione storica sul terremoto, sulla terra, sull’emergenza".
“Terrae Motus Motus Animae“ è nato da una ricerca sul campo di Maria Anna Stella, artista di Norcia. "Per due anni – racconta – ho raccolto racconti e testimonianze delle persone campo e li ho tradotti in una confessione terapeutica e interiore che si modifica in base al momento storico".
Dal prossimo anno Maria Anna Stella sarà la direttrice artistica del Cut, in un passaggio di consegne ufficializzato da Roberto Ruggieri. Oltre all’orgoglio per lo spettacolo c’è una forte vena polemica per l’indifferenza riservata al Cut. "Qui – ricorda Ruggieri – è passato il gotha del teatro, da Carmelo Bene a Fo e Albertazzi. Eravamo una struttura universitaria, con 220 studenti l’anno ma da 12 anni l’Università ci ha abbondato, siamo una scuola di teatro ma 5 anni fa la giunta Marini ha azzerato i contributi perdendo la possibilità di continuare la formazione teatrale fatta per 35 anni con tantissimi talenti usciti da qui. Il contributo del Comune e l’interesse dell’assessore sono adesso un segnale sorprendente e c’è sensibilità della nuova giunta regionale: speriamo di riprendere il discorso interrotto".