
La cerimonia (foto Stefano Preziotti)
Norcia (Perugia), 29 maggio 2021 - "Non c'è grande differenza tra New York e Norcia, alla fine tutto il mondo è paese": lo ha detto padre Benedetto Nivakoff, priore dei monaci benedettini di Norcia e newyorkese di nascita, al quale il sindaco Nicola Alemanno ha conferito stamani la cittadinanza italiana.
"Come San Benedetto ha lasciato Norcia per cercare di stabilirsi nel mondo, e Roma ai tempi era come New York, anche io nella vita ho scelto di cercare Dio, trovandomi nella città di San Benedetto", ha aggiunto il priore. "Sono onorato di aver scelto di essere cittadino italiano. Da oggi condivido parte della vita vera di ciascuno di voi. Anche io sarò per sempre un nursino, come il nostro patrono, nella stabilità monasteriale", ha detto ancora padre Nivakoff.
"A Norcia - ha ricordato - abbiamo trovato accoglienza nella casa di Benedetto e in tante persone che ci sono state sin da subito vicino. Tra queste la presenza e l'appoggio del sindaco sono stati importanti. I tempi che stiamo vivendo ci rendono apolidi - ha spiegato - chi vive in un grattacielo a New York pensa che un uomo può fare tutto, chi vive in una terra sismica invece si rende conto che siamo instabili, non solo fisicamente".
"Il mio augurio è che questo sia un primo passo verso la vera cittadinanza, nel cuore di Dio in cui spero possiamo ritrovarci tutti", ha concluso padre Benedetto. Il sindaco, commentando l'evento, ha parlato di "momento speciale, molto emozionante e sentito che abbiamo voluto condividere in questa semplice cerimonia, al cospetto del monumento a San Benedetto patrono della città e d'Europa insieme alla comunità monastica e cittadina». «Oggi, a distanza di duecento anni, la nostra comunità torna ad annoverare un monaco italiano, nursino e residente nel nostro comune", ha aggiunto Alemanno che ha poi ricordato gli ultimi due monaci italiani, della famiglia dei Celestini, a Norcia nel 1821, Ottavio Adami e Giovanni Battista Ferrelli.