"Il presepe vivente? Esperimento sociale Una comunità che si ritrova e riflette... "

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Esperimento sociale riuscito a Santa Barnaba, grazie al Presepe vivente. "Con il presepe vivente - dice il parroco don Alessandro Scarda - si è voluto andare oltre alle attività di catechismo e alle iniziative pastorali. Già l’oratorio è un luogo dove convergono non pochi giovani e giovanissimi, ma, in occasione del Natale abbiamo voluto osare di più nel cercare di calamitare e incuriosire altre persone verso la ricorrenza cristiana più attesa, la nascita di Gesù Salvatore. Lo abbiamo fatto non in un borgo antico, ma in mezzo a palazzi moderni vissuti e frequentati ogni giorno da 10mila persone. Un richiamo, quasi provocatorio, alla quotidianità del messaggio del Natale. Siamo molto soddisfatti del nostro “esperimento sociale”, perché - commenta il parroco -il presepe si è dimostrato ancora una volta il luogo dove tutti si sentono attratti e ritornano un po’ bambini insieme al Bambino Gesù, che suscita sempre stupore e tenerezza. L’affluenza è stata superiore alle aspettative, ce lo testimonia anche il macellaio, uno dei personaggi del nostro presepe, che ha affettato, in tutto, una ventina di chili di porchetta!".

La soddisfazione per la riuscita del Presepe viene anche da uno dei tanti visitatori che ha lasciato a don Alessandro uno scritto di compiacimento-incoraggiamento."Abitiamo in una regione – scrive – in cui vengono messi in scena diversi presepi viventi. Gli ambienti forniti dai borghi medievali appaiono perfetti ... Ma che dire quando invece rimaniamo colpiti positivamente da un presepe messo in scena all’interno di un ambiente del tutto moderno? (…). Quello realizzato nella parrocchia di San Barnaba, grazie al lavoro del parroco e di alcuni parrocchiani, è stato un bellissimo viaggio".