
Il Pd spara su Bandecchi "In lui le peggiori pulsioni Un problema per l’Umbria"
"Terni da oggi ha un nuovo sindaco e il suo nome è Stefano Bandecchi. E questo è un problema non solo per la seconda città dell’Umbria, ma per tutti i cittadini della nostra regione". E’ un giudizio netto quello di Tommaso Bori, segretario regionale del Pd, che esamina quanto accaduto a Terni e Umbertide. "Dietro un candidato che si è proposto agli elettori sotto le ambigue definizioni di "civico e moderato" - afferma Bori in merito a Bandecchi - si è nascosto fin dal principio un personaggio che si ispira ad un’idea di Stato e società totalmente opposta alla nostra: quella delle peggiori pulsioni, della legge del più forte, del fatto che chi può si salva da solo e gli altri rimangono ai margini. L’ambizione smodata per una scalata al potere che vede in Terni il primo gradino, insieme alla privatizzazione di ciò che è pubblico e bene comune, sono gli obiettivi già dichiarati dal neo-primo cittadino. Per lui parla la sua storia: mentre noi crediamo nell’università pubblica e nel diritto allo studio, lui è patron dell’Unicusano, università privata e telematica. Mentre noi lottiamo per la sanità pubblica e il diritto alla salute, lui sta chiedendo a più riprese un incremento della sanità privata, Come è stato possibile consegnarli le chiavi di Palazzo Spada? - si chiede Bori - Come Partito democratico dobbiamo interrogarci con serietà su questo risultato che ci consegna la foto di una città di cui non abbiamo colto pienamente il malessere sociale, relegandoci per la seconda volta consecutiva a spettatori di un ballottaggio".
Quanto a Umbertide "non era scontato e di certo non era facile portare un sindaco al primo mandato al ballottaggio, in una congiuntura storica che premia la destra in tutte le sue sfumature più reazionarie. Il centrosinistra di Umbertide c’è riuscito – afferma il Partito democratico -. Per questo ringraziamo la disponibilità, la competenza, la passione e l’impegno del candidato Sauro Anniboletti. Il centrosinistra, nonostante la sconfitta, ha guadagnato 700 voti tra il primo e il secondo turno – aggiunge il Pd umbro -. Segno evidente, questo, di un progetto inclusivo. Si apre dunque un percorso per una opposizione seria e rigorosa, che farà valere il nostro essere primo partito di Umbertide. Inizia oggi il lavoro per ricostruire un’alternativa a questa destra coinvolgendo le energie, le idee e le persone che sono state e saranno disponibili a lavorare per Umbertide".