Il Papa: "State attenti alla finanza è cosa gassosa, non si può prendere"

"Siete chiamati a diventare artigiani della casa comune, a dare dignità al lavoro, a mettere al centro l’uomo"

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"C’è una insostenibilità delle nostre relazioni: in molti Paesi le relazioni delle persone si stanno impoverendo. Soprattutto in Occidente, le comunità diventano sempre più fragili e frammentate". Così Papa Bergoglio al Lyricik di Assisi davanti a mille giovani economisti arrivati da ogni parte del mondo per promuovere un vero "cambiamento nell’economia". "Il consumismo attuale cerca di riempire il vuoto dei rapporti umani con merci sempre più sofisticate, le solitudini sono un grande affare nel nostro tempo! – fa notare –, ma così genera una carestia di felicità. Pensare all’inverno demografico dove nei Paesi non si fanno figli. Più facile avere rapporto affettivo con cani e gatti", dice il Pontefice. Bergoglio denuncia anche la "insostenibilità spirituale del nostro capitalismo. L’essere umano, creato a immagine e somiglianza di Dio, prima di essere un cercatore di beni è un cercatore di senso. Ecco perché il primo capitale di ogni società è quello spirituale, perché è quello che ci dà le ragioni per alzarci ogni giorno e andare al lavoro, e genera quella gioia di vivere necessaria anche all’economia. Il nostro mondo sta consumando velocemente questa forma essenziale di capitale accumulata nei secoli dalle religioni, dalle tradizioni sapienziali, dalla pietà popolare. E così soprattutto i giovani soffrono per questa mancanza di senso: spesso di fronte al dolore e alle incertezze della vita si ritrovano con un’anima impoverita di risorse spirituali per elaborare sofferenze, frustrazioni, delusioni e lutti. La fragilità di molti giovani deriva dalla carenza di questo prezioso capitale spirituale: un capitale invisibile ma più reale dei capitali finanziari o tecnologici". E ancora: "La nostra generazione vi ha lasciato in eredità molte ricchezze, ma non abbiamo saputo custodire il pianeta e non stiamo custodendo la pace". Quindi il monito: "State attenti. Oggi parlare di economia sembra cosa vecchia, si parla di finanza ma la finanza è una cosa gassosa, non si può prendere...". "Voi – dice il Papa rivolto ai giovani – siete chiamati a diventare artigiani e costruttori della casa comune, una casa che sta andando “in rovina“". L’invito si traduce nell’impegno del ’Patto’ siglato alla presenza anche delle autorità. Tra queste suor Alessandra Smerilli (Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale), il cardinale Gualtiero Bassetti, il vescovo di Perugia-Citta della Pieve, monsignor Ivan Maffeis, Donatella Tesei, presidente Regione Umbria; Armando Gradone, Prefetto di Perugia, Stefania Proietti, sindaco di Assisi, Luigino Bruni (economista, direttore scientifico di EoF) e i rappresentanti delle Famiglie Francescane di Assisi, della Pro Civitate Christiana, della Fondazione del Santuario della Spogliazione.