REDAZIONE UMBRIA

Il nostro ospedale da campo per i terremotati turchi

Si sta ultimando in queste ore lo smontaggio della struttura installata davanti al ’Santa Maria della Misericordia’ per la pandemia: trasferimento imminente

Il nostro ospedale da campo per i terremotati turchi

PERUGIA

Mentre diventa di ora in ora più drammatico il bilancio della catastrofe che ha colpito il Sud-est della Turchia e il Nord della Siria, l’Umbria risponde all’appello e lo farà inviando, alla volta delle popolazioni colpite dal sisma, l’ospedale da campo che era stato installato davanti al ’’Santa Maria della Misericotrdia’’ di Perugia per l’emergenza-pandemia e di cui in queste ore si sta completando lo smontaggio.

"Come Protezione civile Umbria, su richiesta del Dipartimento di Protezione civile – spiega l’ingegnere Stefania Tibaldi, del Servizio Protezione civile ed Emergenze della Regione – abbiamo messo a disposizione l’ospedale da campo che era montato nel parcheggio dell’ospedale di Perugia e che sta per partire alla volta della Turchia.

Le operazioni di smontaggio della struttura le completeremo presumibilmente domani (oggi ndr); per poterla spostare ora avremmo dovuto portarla a Brindisi entro le 18 di questa sera (ieri ndr) e c’era una obiettiva difficoltà logistica e organizzativa per procedere nelle prossime ore, anche per riuscire ad organizzare al meglio le operazioni sull’altro fronte, in Turchia. Ora dovrà esserci comunicata la località in cui sarà collocato l’ospedale da campo. Noi saremo pronti in poco tempo e appena tutti gli aspetti tecnici saranno stati messi a punto avverrà il trasferimento, ovviamente in coordinamento con le indicazioni del nostro Dipartimento nazionale". Costestualmente andrà anche messo a punto l’invio di personale in grado di effettuare e coordinare il rimontaggio dell’ospedale da campo. Da definire se i volontari umbri porteranno il materiale solo fino a Brindisi, per l’imbarco, o se partiranno per la Turchia con una nave. In fase di valutazione anche l’eventuale partenza di una equipe medica e di macchinari sanitari.

Intanto sul fronte della Chiesa umbra c’è la mobilitazione delle diocesi che hanno aderito alla colletta lanciata dalla Caritas per l’emergenza terremoto in Turchia e Siria. È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n.347013, o donazione on-line tramite il sito www.caritas.it, o bonifico bancario specificando nella causale “Terremoto Turchia-Siria 2023” tramite: Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111; Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474; Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013; UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119

L’appello è alla massima solidarietà e questa terra che ben conosce il dramma dei terremoti non mancherà di esserlo.

Patrizia Peppoloni