REDAZIONE UMBRIA

Il nodo dell’accordo Ast: "Cosa è cambiato?. No a strumentalizzazioni"

I sindacati sulla richiesta d’incontro avanzata dal Comune alla Regione "Nell’ultimo incontro al Ministero solo noi avanzammo perplessità".

Sempre più incerto l’accordo di programma a cui è legato il piano industriale

Sempre più incerto l’accordo di programma a cui è legato il piano industriale

"Il Comune chiama la Regione e convoca le organizzazioni sindacali, ma a noi non è arrivatoi alcun invito". Così Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che aggiungono: "Cosa è cambiato dall’ultimo incontro al Ministero? No a strumentalizzazioni politiche". "Apprendiamo da organi di stampa della richiesta del Comune alla Regione Umbria di apertura di tavoli di confronto sulle tematiche del territorio ternano che sono in fase di stallo: polo chimico, filiera del tubo e accordo di programma Ast. Singolare che, da quanto si legge, siano invitate anche le organizzazioni sindacali senza che alle stesse, almeno quelle territoriali, sia arrivata nessuna comunicazione. La mancata missiva, probabilmente, è in continuità con il sistema di relazioni istituito in questo territorio, dove Cgil Cisl Uil e Ugl non sono state mai coinvolte attivamente nelle discussioni". "Non più tardi di un mese fa, all’incontro svolto al Ministero delle Imprese – aggiungono i sindacati – sull’accordo di programma, erano stati mostrati da tutti i soggetti istituzionali segnali rassicuranti per la chiusura di questa lunga discussione. Cosa è cambiato? In quella circostanza solo le organizzazioni sindacali avanzarono perplessità, criticità e proposte, tra gli ottimismi emersi, rimarcando la delicatezza e le problematicità presenti in questa fase di stallo diventata troppo lunga. Non a caso, su quest’ultimo punto, sono state promosse iniziative di mobilitazione e scioperi". I sindacati infine sottolineano che eviteranno "di prestare il fianco a ogni possibile ed eventuale strumentalizzazione politica".