
Il Grifo con Formisano volta pagina: "Sono prontissimo, nessun timore"
Audace, sicuro di sè, con le idee chiare che non ha paura di raccontare. "Sono prontissimo, è una vita che mi preparo per questo viaggio. Tutte le tappe della mia carriera erano finalizzate per arrivare qui". Così Alessandro Vittorio Formisano il primo giorno da allenatore del Perugia, forte della sua idea di calcio ma soprattutto della fiducia della società "questa è una scelta di percorso, non provvisoria. C’è la volontà di portare avanti un’idea nel tempo", ha subito puntualizzato Jacopo Giugliarelli che ne ha seguito la crescita al settore giovanile.
Non è un traghettatore, ma è il presente e il futuro del Grifo. "Alessandro in questo momento rappresentava tutto ciò di cui riteniamo di aver bisogno, sia nei principi di gioco, sia nel modello comunicativo sia nella gestione de gruppo. Ritengo di aver individuato, da tempo, una persona che potesse iniziare un percorso di medio lungo periodo. Ovvio che avremo bisogno del tempo, che non sempre si ha in questo sport", puntualizza ancora il dirigente biancorosso che racconta il retroscena dell’esonero di Baldini: "È stata una scelta legata all’ultima prestazione che, secondo noi, è arrivata dopo una involuzione della squadra".
Ora si guarda avanti. Con Formisano.
"Vengo da un percorso diverso da quello ‘classico’, fatto di formazione e di tappe conquistate con molto più sacrificio rispetto ad altri perché io non ho mai fatto il calciatore – racconta il tecnico – . Ho allenato tutte le categorie del settore giovanile per poi arrivare a questi quattro anni di Primavera, durante i quali abbiamo costruito qualcosa di importante".
Cosa può portare Formisano?
"Il fuoco. So benissimo la responsabilità che ho e la prendo volentieri, sono prontissimo, non ho nessun tipo di timore. Voglio che i ragazzi ritrovino la bellezza e la libertà di giocare a calcio, poi il resto sarà una conseguenza del lavoro. Il nostro sarà un approccio di dominio del gioco e di aggressione. Oggi vengono da un cambio, con una relazione che si è chiusa. Cerco l’empatia, ho già parlato con loro e ho trovato dei professionisti, credo ciecamente in loro, sta a me tirare fuori il meglio".
Formisano non vuole inchiodare il Perugia in un modulo.
"Punti di riferimento non ne diamo, non crediamo nei numeri, il gioco è dinamico, i principi fanno la differenza, e non i numeri. Questa piazza è abituata a non accettare il dominio degli altri, nella storia. La nostra identità è ben chiara e deve rappresentare la nostra città, abituata a combattere e dominare. Dobbiamo far pesare il fatto che siamo una squadra importante: voglio ferocia, cattiveria per andare a prenderci un sogno".
Il battesimo di Formisano sarà con la capolista e con una squadra in emergenza.
"Per una persona che vive questo sport la cosa più bella è confrontarsi con i più forti. Loro lo sono, ma nei ragazzi ho visto la voglia di spaccare il mondo, di vivere con grande coraggio. Possiamo rischiare di perderla ma dobbiamo fare di tutto per provare a vincerla".