“Il fatto non sussiste“ Lorenzetti prosciolta

Inchiesta “Italferr“ partita da Firenze: dopo dieci anni cade anche l’ultima accusa di corruzione nei confronti della politica folignate

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Dopo dieci anni cade anche l’ultima accusa di corruzione per l’ex presidente di “Italferr“ Maria Rita Lorenzetti, già ex governatrice della Regione Umbria ed ex parlamentare prima del Pci e poi del Pd che si è sempre dichiarata estranea ai fatti contestati sottolineando la correttezza del suo operato.

Con formula piena “perchè il fatto non sussiste“ , si chiude così la lunga vicenda giudiziaria nei confronti della politica folignate che, pur soddisfatta ovviamente della notizia insieme ai suo avvocati Eriberto Rosso e Luciano Ghirga , ha deciso di rinviare ogni commento sull’annosa vicenda che l’ha riguardata e che all’inizio la portò anche ai “domiciliari“ preferendo aspettare il deposito e la lettura delle motivazioni della sentenza pronunciata dal gup di Roma al quale era stato trasferito per competenza il fascicolo avviato a Firenze.

Gup che ha accolto di fatto la richiesta di proscioglimento che era stata avanzata nei confronti della ex presidente folignate dagli stessi pm. Anche in precedenza Rita Lorenzetti, era stata prima prosciolta a Firenze dai reati ambientali poi dal reato associativo e da un’accusa di corruzione a Roma dove ieri ( nonostante le richieste di archiviazione fatte dal pubblico ministero era stata comunque disposta l’udienza preliminare), ha ricevuto l’ennesimo proscioglimento che pone la parola fine - a meno di un’opposizione che sembra però a questo punto improbabile - sull’annosa vicenda.

Soddisfazione per il proscioglimento della Lorenzetti è stato espresso sia dal segretario regionale del Pd Tommaso Bori che che dal consigliere regionale di Patto civico Andrea Fora.

"Accogliamo con soddisfazione la notizia del proscioglimento dell’ex presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, anche dall’ultima accusa" scrive in una nota Bori che sottolinea come "dopo 10 anni, viene ristabilita la verità in un contesto che ha segnato dolorosamente la politica e la vita familiare di Rita Lorenzetti. In dieci anni – continua Bori – l’ex presidente Lorenzetti è stata al centro dell’inchiesta sul cosiddetto Passante di Firenze, dovendo subire persino otto giorni di arresti domiciliari cautelari. I Gip e Gup che si sono già espressi, nell’arco dei dieci anni, per archiviazioni e proscioglimenti, non hanno mai mandato a giudizio la Lorenzetti, valutando sempre insufficienti gli elementi raccolti dai Pm fiorentini. Dopo tutto questo tempo quindi si riabilita quindi una storia di buona politica e buona amministrazione".

In un post su facebook si dice soddisfatto anche Fora: "Politica e giustizia è il leit motiv di tutta la seconda repubblica e quando l’ennesima personalità politica viene assolta dopo anni che è stata additata mediaticamente come colpevole non posso che essere soddisfatto. È capitato a politici di destra, di centro e di sinistra... Capitò anche a me, quando all’indomani della mia candidatura a presidente alcuni giornali titolarono su una indagine nei miei confronti per 30 grammi di pisellini in un piatto di una scuola e dopo cinque anni e lunghe indagini durate anni solo alcuni mesi fa sono stato dichiarato estraneo alla vicenda. Per finire in prima pagina basta un attimo, per vedersi dichiarata la propria innocenza a volte è un amaro calvario che può durare anni, che si ripercuote sulla vita delle persone e delle famiglie. Per questi motivi lo scorso anno avevo firmato i #referendum sulla giustizia perché è indubbio che nel nostro Paese vada ripristinato un corretto equilibrio fra le parti. Mi auguro che il Ministro Nordio possa riuscire a raggiungere questo obiettivo".

D.Mil.