
"Oggi sarebbero stati 47, sorella!!! Manchi troppo! Il tuo sorriso illumina il nostro mondo!". Poi un cuore rosso e una faccina triste, con una lacrima. Così Irene Corvi ricorda su Facebook la sorella Barbara nel giorno del suo compleanno, il 27 giugno. Il dodicesimo da quando la mamma di Montecampano è svanita nel nulla, il 27 ottobre del 2009. Per la sua scomparsa è stato arrestato il marito, Roberto Lo Giudice, poi rimesso in libertà dal Tribunale del Riesame che ha praticamente “demolito“ l’inchiesta. Una vicenda giudiziaria tutt’altro che finita, considerato che poche settimane fa il Procuratore capo di Terni, Alberto Liguori, che ha seguito l’indagine in prima persona, ha presentato ricorso in Cassazione.
Ma a ricordare la mamma di Montecampano su Fb c’è ancheil Forum delle Donne di Amelia che posta una fotografia di Barbara, bellissima e sorridente, dedicandole una poesia di Alda Merini. Poi Libera Umbria, che ha inserito il nome di Barbara tra quelli delle vittime innocenti della mafie, ieri ha dedicato la propria assemblea alla donna, nel giorno del suo compleanno.
Insomma, nessuno ha dimenticato la mamma di Montecampano e il destino che secondo gli inquirenti le sarebbe tragicamente toccato: uccisa dal marito (poi, forse sciolta nell’acido) per gelosia e interessi, quando il loro matrimonio era già alla fine. Questo è l’esito dell’inchiesta che ha portato in cella Roberto Lo Giudice (ora scarcerato) con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Barbara, secondo laprocura di Terni, sarebbe stata uccisa perché aveva un relazione extraconiugale, un’onta da lavare con il sangue. La “mentalità mafiosa“ avrebbe armato la mano di Lo Giudice che avrebbe agito in concorso con il fratello Maurizio (pure indagato). Secondo gli inquirenti, pur non essendo “organico“ al clan della ’ndranghetsa di cui il padre sarebbe un esponente, il marito di Barbara Corvi ne avrebbe condiviso la mentalità ritenendo “necessario“ appunto vendicare il tradimento subìto da parte della moglie. In occasione della scarcerazione di Lo Giudice, la famiglia di Barbara aveva sottolineato come in questa situazione la si trovi a vivere "un certo senso di rassegnazione e di rifiuto".
Annalisa Angelici
Stefano Cinaglia