
Sembrava un sogno e invece adesso è realtà. Il Campus scolastico nell’area dell’ex aeroporto Eleuteri da ieri mattina ha aperto le aule ai ragazzi delle scuole medie (5 classi prime e 5 seconde) di Castiglione del Lago. Un progetto nato e realizzato in piena emergenza Covid per sostituire la scuola Rasetti nel tempo necessario ai lavori strutturali per un minimo di due anni. Il 10 gennaio sono così tornati in classe gli studenti e a Castiglione lo hanno fatto in classi nuove, moderne, immerse nella natura. Il progetto realizzato dall’amministrazione guidata dal sindaco Matteo Burico di concerto con la direzione scolastica è stato a dir poco impegnativo, come spiegato dalla dirigente scolastica Eleonora Tesei che ieri ha visto transitare nel nuovo polo non solo i 250 ragazzi del Rasetti (solo le classi terze erano già state spostate nell’edificio di Pozzuolo), ma anche una prima parte dell’area amministrativa di tutto l’istituto omnicomprensivo. "Una giornata di prova chiaramente, perché il cambiamento è stato enorme - spiega la dirigente Tesei a La Nazione - ma ho visto i ragazzi entusiasti ed è questo quello che conta. Un nuovo campus diffuso con le aule nel prato verde, in piena pandemia, davvero un qualcosa di raro. Già oggi (ieri, ndr), quando la pioggia intermittente lo ha concesso, i ragazzi sono usciti fuori durante le pause a godere del luogo". Il progetto ha visto la completa riqualificazione - nel rispetto dei limiti storici e architettonici di un’area sotto vincoli - dei due edifici esistenti, le esedre, che ora ospitano un totale di 4 classi e gli uffici amministrativi. Nell’edificio "dell’ex acquario" sono nate altre due aule, laboratori e aule polifunzionali. Ma la perla del progetto è una moderna struttura temporanea che ospita altre tre aule, la sala docenti e un’area polifunziole. Un vero e proprio campus scolastico dunque, immerso nel verde e diffuso in quel gioiello che è l’ex aeroporto e che almeno per i prossimi due anni sarà il luogo della formazione per i fortunati studenti che potranno vivere questa esperienza. Un investimento da circa 800 mila ero di cui circa 200 mila provengono da finanziamenti nazionali, per la restante parte il Comune ha deciso di scommettere e di investire sul futuro dei ragazzi. Coraggioso intervento, in termini progettuali, faticoso - senza alcun dubbio - dal punto di vista tecnico e burocratico. Il sindaco ha ringraziato l’architetto comunale Mario Marinelli a cui l’impegno nel progetto ha tolto certamente più di una notte di sonno, a lui come ai tanti che ci hanno messo l’anima.