
Gubbio: convegno sul prezioso dipinto riconsegnato alla città dopo 45 anni. L’operazione dei Carabinieri e la decisiva collaborazione di due cittadini.
Raccontare quarantacinque anni di assenza, ma soprattutto celebrare un importante ritorno e approfondire le vicende che ne hanno segnato il furto e il successivo recupero: questo l’obiettivo dell’iniziativa che Comune di Gubbio e Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici dell’Università degli Studi di Perugia hanno dedicato alla Madonna del Melograno nei giorni scorsi. Il convegno, svoltosi presso il Complesso di San Benedetto a Gubbio, si inserisce nel programma nazionale de "Il maggio dei Libri"; ad aprire il pomeriggio è stato il sindaco Vittorio Fiorucci, che nel corso dei ringraziamenti iniziali ha sottolineato la soddisfazione nel ritrovamento, sottolineando anche come "l’importanza di questo dipinto non è nel suo valore intrinseco ma nel valore identitario che l’opera esprime; siamo molto contenti di riaverlo qui con noi".
A moderare il convegno è stata la direttrice della Scuola di Specializzazione, Cristina Galassi, che prima del suo intervento – in cui la "Madonna del Melograno" è stata analizzata soprattutto da un punto di vista tecnico e artistico – ha ceduto la parola al tenente colonnello Diego Polio, comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri del Lazio. Il militare ha ripercorso i passaggi che hanno portato al ritrovamento del dipinto, passato attraverso due cittadini: Mourad Ghammam e Marco Minghetti, che per caso hanno avuto tra le mani l’opera e l’hanno segnalata alle autorità con "la sensibilità di capire che si trovavano di fronte a qualcosa di importante", ha dichiarato Polio. "Sono 14 i dettagli – prosegue il tenente colonnello – che ci hanno fatto capire che questa fosse l’opera originale. Tra questi ci sono i due fori alla base della cornice, che grazie al confronto con fotografie del Museo Civico abbiamo potuto ricondurre alla targhetta descrittiva lì apposta". Poi altri ospiti tra cui il professore Aldo Romani e il direttore del Museo Civico del Palazzo dei Consoli Roberto Borsellini, mentre al termine dell’incontro hanno parlato anche i due protagonisti, Mourad Ghammam e Marco Minghetti (che negli scorsi mesi aveva fatto visita all’amministrazione comunale), ai quali sono state donate delle ceramiche raffiguranti la "Madonna del Melograno" a suggellare un’amicizia nata quasi per caso.
Federico Minelli