REDAZIONE UMBRIA

I risparmiatori vedono i primi spiragli

Speranze di risarcimento per risparmiatori della Banca Popolare di Bari grazie a possibili interventi politici, dopo perdite dovute alla gestione fallimentare.

ORVIETO Speranze per i risparmiatori che avevano visto andare in fumo i propri soldi nella gestione della Banca Popolare di Bari, ex azionista di controllo della Cassa di risparmio di Orvieto, fallita quattro anni fa e finita sotto la gestione della banca pubblica Mediocredito Centrale, come la più piccola cassa orvietana. Si prospetta qualche spiraglio per compensare, almeno in parte, le grandi perdite riportate da migliaia di risparmiatori che, a partire dal 2014, erano state causate dalla svalutazione delle azioni della Popolare. Azioni vendute anche attraverso le filiali della Cassa di risparmio e che, alla fine, avevano prodotto perdite per ben 86 milioni. Le buone notizie arrivano da AssoAzionistiBpB e dal Comitato indipendente azionisti BpB dopo l’incontro con i vertici dell’istituto bancario, che ora si chiama Banca del Mezzogiorno. "All’orizzonte - sottolineano - non ci sono più solo cause civili e processi penali, ma si affaccia una soluzione politica, definitiva e pacificatoria. Il presidente Pasquale Casillo e l’ad Cristiano Carrus - sottolinea il presidente di AssoAzionistiBpB, Giuseppe Carrieri - ci hanno mostrato per la prima volta un’apertura. Si sono detti disponibili ad affiancare le nostre associazioni nella presentazione di un pacchetto normativo (disegno di legge o emendamento) che consenta ai soci di ottenere un ristoro o risarcimento per i danni subiti. Parliamo di circa 70mila azionisti che hanno investito i propri risparmi nella banca e li hanno incolpevolmente visti dissolversi nel nulla per la ‘mala gestio’ di alcuni, su cui la Procura ipotizza anche profili penali. Con i tecnici della banca concorderemo i prossimi passi e incontreremo le rappresentanze politiche". " La questione ora è rimessa alla politica - aggiunge Saverio D’Addario, alla guida del Comitato – perchè la BpB è ormai controllata dallo Stato".

Cla.Lat.