REDAZIONE UMBRIA

I Ceri Piccoli concludono la Festa: "Diamo spazio e libertà ai bambini"

Oggi la corsa degli esordienti. Il Maggio Eugubino rinnova l’appello: "Gli adulti non si intromettano"

I Ceri Piccoli concludono la Festa: "Diamo spazio e libertà ai bambini"

Spazio ai giovani. Anzi, ai giovanissimi. Gubbio è pronta a chiudere il cerchio delle festività ceraiole con la Festa dei Ceri Piccoli, che completa il trittico dopo quella del 15 maggio e quella dei Ceri Mezzani. La giornata odierna è dedicata interamente ai più piccoli, ai ceraioli di ultima generazione che approcciano così alla stanga per la prima volta, con macchine lignee pensate e progettate su misura. La Festa parte ovviamente dalla mattina, con la sveglia dei Capodieci e dei Capitani prevista alle ore 6:30. La mattinata si conclude con la sfilata dei ceraioli, che partirà da Santa Lucia per confluire in Piazza Grande, dove alle ore 11 si terrà la cerimonia dell’Alzata. Si prosegue con la mostra e poi, alle 13:30, con la “Tavola Bona” aperta a tutti i giovani ceraioli all’interno degli Arconi. Alle 18, poi, partirà la Corsa, che da via Dante porterà i Ceri piccoli fino alla cima del Monte Ingino. Al termine della celebrazione finale nella Basilica di Sant’Ubaldo le statue dei Santi faranno il proprio ritorno in città sulle spalle dei piccoli ceraioli. A guidare il cero di Sant’Ubaldo sarà Giampiero Fiorucci con il suo capocetta Nicolò Moscatelli, per San Giorgio il capodieci sarà invece Andrea Orsini insieme ad Emiliano Fiorucci come capocetta, Sant’Antonio ha invece scelto Davide Bianchi come capodieci e Francesco Sollevanti come capocetta. Il Primo Capitano sarà Bryan Bazzucchi, il Secondo Capitano Francesco Maria Bifarini, con Beatrice Lanuti come Alfiere e Alessandro Ercoli come Trombettiere. Non mancano le raccomandazioni del Maggio Eugubino, rivolte ai genitori: "Non intromettetevi nella corsa, non fermate i Ceri, date tutti i consigli che volete, ma lasciate liberi i vostri figli. La Festa dei Ceri Piccoli è una palestra e un momento di avvicinamento al Cero, lasciate che lo vivano nel modo a loro più congeniale e che si esprimano secondo attitudini e possibilità".