REDAZIONE UMBRIA

I Ceri cambiano strada. Modificato il percorso nell’area di San Francesco

Lavori prolungati in Piazza 40 Martiri: il 15 maggio si passa dalle Logge. Il sindaco Fiorucci: "Non c’è sicurezza, progetto esecutivo inadeguato".

La ’curva’ della Farmacia comunale nella zona di Piazza 40 Martiri quest’anno non sarà percorsa

La ’curva’ della Farmacia comunale nella zona di Piazza 40 Martiri quest’anno non sarà percorsa

Adesso è ufficiale: il percorso dei Ceri sarà modificato nel ‘secondo pezzo’, precisamente nel tratto compreso tra la chiesa di San Francesco e la curva della Farmacia comunale. Le voci si erano rincorse già nella serata di martedì, e dopo una riunione convocata per ieri mattina a Palazzo Pretorio è arrivato il comunicato ufficiale da parte del sindaco Vittorio Fiorucci. Nella nota si legge di una situazione del cantiere di Piazza 40 Martiri che "consente sì il passaggio dei Ceri, ma non permetterebbe lo svolgimento in completa sicurezza della Festa. Per tale ragione saremo costretti a chiudere il passaggio tra la Chiesa di San Francesco e la farmacia comunale e optare per il passaggio dei Ceri di fronte alle Logge. Una novità che avremmo voluto evitare, specie con questa tempistica così ridotta, ma al momento questa è l’unica possibilità per poter procedere con lo svolgimento in completa sicurezza della nostra Festa".

Le cause sarebbero da attribuire a vari fattori: "La mancanza da un lato di un progetto esecutivo adeguato – prosegue Fiorucci – che non ha consentito una visione globale della situazione, e la dilatazione dei tempi dell’esecuzione dei lavori che non ha permesso una corretta gestione della timeline dall’altro, ci hanno portato a dover prendere una decisione legata anche a imprevisti operativi di cantiere perfettamente normali quando si lavora su una struttura vecchia. L’eventuale messa in sicurezza dell’area, utopistica tra l’altro dal punto di vista tecnico, senza alcuna garanzia rispetto alle tempistiche di esecuzione, avrebbe generato costi aggiuntivi altissimi, non sostenibili da parte dell’amministrazione comunale", oltre a uno "stop di un mese e mezzo dei lavori". Niente drammi, dunque. La decisione presa non snatura la Festa né è lesiva per la sua attrattiva, ma le tempistiche dell’annuncio sollevano dubbi: il cantiere di Piazza 40 Martiri è il più impattante tra quelli ereditati dalla precedente amministrazione e le operazioni avrebbero dovuto avere un occhio di riguardo nei confronti delle manifestazioni culturali e folkloristiche di questo periodo, sia in termini tecnici e di sicurezza, come nel caso del 15 maggio, che in termini estetici e di "cartolina" della città per la partenza di tappa del Giro d’Italia di tre giorno dopo.

Federico Minelli