
I gestori non hanno entrare i carabinieri del Nas
Passignano (Perugia), 21 gennaio 2025 – Un tavolo per due: ma i clienti sono i Nas e i gestori non li fanno entrare. I militari chiedono la chiusura del ristorante “abusivo“. Degli ospiti a sorpresa sono arrivati in un home restaurant con vista sul Trasimeno. Si tratta dei carabinieri del Nas di Perugia che, nelle scorse settimane, hanno svolto controlli sul fenomeno degli home restaurant. Una comune abitazione privata era stata trasformata in ristorante: ma senza le necessarie autorizzazioni.
Il Nas di Perugia ha quindi comunicato al Comune di Passignano sul Trasimeno che nel mese di novembre, in relazione alla normale attività di controllo, al fine di procedere al controllo ispettivo dell’attività di home restaurant è stato sottoposto a verifica un locale in una frazione del paese, in cui i gestori non hanno fatto entrare i carabinieri. Scrivono i Nas che da accertamenti è emerso come l’attività fosse “esercitata in assenza di segnalazione certificata di inizio attività, come previsto dalla Regione Umbria”. Pertanto al Comune di Passignano non è rimasto che emettere una specifica ordinanza di chiusura, poiché, scrive l’amministrazione riprendendo la segnalazione dei Nas, “hanno riscontrato un’attività di somministrazione alimenti e bevande con accesso al piano terra lungo la strada pubblica, aperta e chiaramente pubblicizzata da numerosi cartelli quale home restaurant”, inoltre “da un riscontro effettuato dall’ufficio competente, la suddetta attività è pubblicizzata anche on line, risultando infatti rintracciabile sui motori di ricerca”.
“Ha un apposito profilo dedicato nella sezione Tutti I Nostri Annunci della piattaforma” di settore, “con pulsante di prenotazione – continua il Comune – a cui corrisponde un ben preciso numero di cellulare, descrizione, contatti, foto, mappa, recensioni, da cui emerge in particolare che: Il locale in cui si svolge l’attività è chiaramente identificabile dal pubblico; l’attività è prenotabile tramite numero di cellulare reso noto on line; l’attività è a pagamento (sembrerebbe che l’acqua è gratis, così è riportato nella descrizione); l’attività è rivolta ad un pubblico indistinto; ha pubblicato un post dell’attività anche su facebook nel gruppo “Sè de Passignano se….“”.
I militari per la Tutela della salute da tempo tengono sotto osservazione siti web, pagine social e forum del settore per individuare tutte le strutture private in cui viene svolta una vera e propria attività ristorativa. E proprio grazie a questo monitoraggio sono arrivati all’attività passignanese, che tra le sue specialità vantava soprattutto piatti a base di tartufo.
Gaetano Campolo, ceo di Home Restaurant Hotel Srl, replica: “Le azioni intraprese dai Nas rappresentano una grave violazione della legge e dei diritti costituzionali dei cittadini. I Carabinieri non sono preposti al controllo di attività private occasionali svolte in casa – dice Campolo – “L'attuale vuoto legislativo a livello nazionale, fermo al Senato dal 2017, non consente alcuna forma di controllo da parte di enti locali o regionali”.
"L'Home Restaurant non è un'attività commerciale, bensì un’attività privata e occasionale. Per questo motivo non esistono né codici Ateco né partita Iva applicabili al settore – aggiunge – Home Restaurant Hotel ribadisce che l’unico obbligo per chi desidera operare in questo ambito è la comunicazione alla Polizia di Stato, nello specifico alla Questura. Comuni, Regioni e Carabinieri non hanno alcuna competenza su attività di questa natura, che rientrano invece nel mercato della concorrenza e quindi nella sfera di competenza statale, come stabilito dall’articolo 117 della Costituzione”.
Home Restaurant Hotel insieme all’Home Restaurant "La Casa del Tartufaio" annuncia querele ed esposti contro il Comune di Passignano sul Trasimeno e i Nas di Perugia. "Questi interventi non solo danneggiano la reputazione del settore, ma sono anche volti a intimidire chi desidera praticare Home Restaurant come attività privata e occasionale", dice Campolo.