REDAZIONE UMBRIA

Hashish e cocaina ad Orvieto: sei misure cautelari nel parco di Villalba

I Carabinieri di Allerona e Orvieto, con il coordinamento del sostituto procuratore Giorgio Panucci e del procuratore capo di Terni Alberto Liguori, hanno sgominato una piazza di spaccio di cocaina e hashish, con 700 casi di spaccio e 10 chili di droga. I clienti provenivano da tutta la provincia.

Hashish e cocaina ad Orvieto: sei misure cautelari nel parco di Villalba

Una piazza di spaccio a cui facevano costantemente riferimento un centinaio di consumatori di cocaina e hashish nascosta nel parco di Villalba ad Allerona, con un piccolo accampamento formato da tende da campeggio. È quella che hanno sgominato i carabinieri grazie a una brillante operazione condotta dai militari di Allerona e dai colleghi del Radiomobile di Orvieto con il coordinamento del sostituto procuratore Giorgio Panucci e del procuratore capo di Terni Alberto Liguori. Due marocchini sono finiti in carcere mentre a carico di altri quattro, uno dei quali è irreperibile, è stato emesso un divieto di dimora in Umbria e nel Lazio. Grazie alle segnalazioni di alcuni residenti di Allerona che avevano notato l’inconsueto traffico nelle strade del paese, i carabinieri hanno portato avanti un’accurata indagine che ha preso le mosse dall’aprile 2022 e che ha consentito di verificare ben 700 casi di spaccio nel corso dei quali sono state cedute dosi di droga per quasi 10 chili per un controvalore di poco inferiore ai 20mila euro. I carabinieri, il cui operato è stato più volte lodato dal procuratore, hanno anche tentato di riprendere lo spaccio con i droni, ma i nord africani si sono insospettiti e si è dovuto rinunciare. I clienti provenivano anche da Siena, Perugia, Viterbo e dalla vicina Acquapendente dove è stato fermato uno dei presunti spacciatori. Alcuni clienti, per ingraziarsi i sei africani, si erano anche messi a loro disposizione, portandogli in mezzo al bosco bottiglie d’acqua e batterie per le auto per caricare i telefonini e alimentare lampade da campeggio. Tutti e sei sono senza fissa dimora e gli accertamenti hanno consentito di verificare che facevano frequenti viaggi in Marocco per approvvigionarsi della droga. "Dobbiamo tutti interrogarci sulla grande domanda di sballo che esiste in questa provincia – ha detto i il procuratore Liguori – i carabinieri e la magistratura inseguiranno ovunque chi vende droga, ma siamo di fronte ad una situazione che coinvolge le famiglie, la scuola e l’intera società".

Cla.Lat.