Omicidio Meredith, Rudy Guede è libero. Concesso l'ultimo sconto di pena

Il magistrato di sorveglianza di Viterbo ha accolto la richiesta dell'unico condannato per l'omicidio di Meredith Kercher

Rudy Guede

Rudy Guede

Perugia, 23 novembre 2021 - Rudy Guede torna anche formalmente libero per fine pena. Il magistrato di sorveglianza di Viterbo - secondo quanto riporta l'Ansa - gli ha infatti concesso la liberazione anticipata.

Guede, unico condannato per l'omicidio di Meredith Kercher, aveva chiesto di ottenere altri 45 giorni di sconto sul fine pena previsto al 4 gennaio 2022. L'istanza è stata dunque accettata. Guede, affidato ai servizi sociali, aveva già ottenuto mille e 100 giorni di sconto di pena sui 16 anni di reclusione che gli erano stati inflitti con il rito abbreviato.

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"Ora vuole essere dimenticato"

Ha accolto la decisione sulla sua liberazione anticipata svolgendo i soliti compiti di volontario e «vorrebbe essere solo dimenticato» Rudy Guede, al quale il magistrato di sorveglianza di Viterbo ha accordato altri 45 giorni di anticipo sul fine pena relativo alla condanna per l'omicidio di Meredith Kercher facendolo tornare subito anche formalmente libero. L'ivoriano da poco meno di un anno è affidato ai servizi sociali e non deve più tornare in carcere, dove ha scontato gran parte dei 16 anni di reclusione che gli sono stati inflitti per il delitto di Perugia al quale si è sempre proclamato estraneo.

Sollecito: "Per sue bugie ho rischiato condanna"

"Lo prevede la legge, sulla base della condanna che gli è stata inflitta, e noi ci atteniamo alla legge". Lo afferma all'Adnkronos Raffaele Sollecito, assolto in via definitiva insieme ad Amanda Knox per l'omicidio di Meredith Kercher, commentando il fatto che Rudy Guede, condannato per l'omicidio avvenuto a Perugia il 1 novembre 2007, è tornato libero. "Mi dispiace solo che non si sia mai pentito di quello che ha fatto, di aver ammazzato una povera ragazza - continua - Mi dispiace che sono stato quattro anni in carcere e io e Amanda abbiamo rischiato di essere condannati a una pena per una cosa che non abbiamo fatto anche grazie alle sue bugie".