
La piazza stracolma per la Festa dei Ceri del 15 maggio: imponenti le misure di sicurezza
Il periodo ceraiolo è ormai agli sgoccioli, e in attesa della Festa dei Ceri Piccoli del prossimo 2 giugno si possono già tirare le somme del 2025, almeno dal punto di vista della sicurezza. Un aspetto che anche quest’anno si è confermato fondamentale, sia nella programmazione che nell’esecuzione della Festa; sia perché il Comune tappezza città, social e web in generale con informazioni utili per poter partecipare al 15 maggio senza correre rischi e perché dal 2018 la Festa dei Ceri segue un Piano di sicurezza costantemente aggiornato. Nel 2024 sono state implementate le telecamere di videosorveglianza lungo il percorso dei Ceri, mentre anche quest’anno si è notato un significativo dispiego di forze dell’ordine in tutta la città già dal mattino. Ma soprattutto perché il caos della Festa e il fatto che quest’ultima non abbia barriere o limitazioni può portare anche a serie conseguenze in caso di cadute del Cero, come accaduto quest’anno in via XX Settembre per il Cero di Sant’Ubaldo. Nell’inciampo una donna è rimasta ferita e, nonostante sui social cominciavano già ad aizzarsi le inferocite folle di leoni da tastiera, è stata proprio la signora, Daniela Smith, italoamericana con radici eugubine, a contestualizzare il suo infortunio in un’intervista ai microfoni dell’emittente televisiva locale TRG: "Non è colpa di nessuno", esordisce la donna, che prosegue. "Sono cose che in feste come questa possono accadere, è come quando vai a Pamplona, sono cose che succedono. Non succedono ogni anno, sfortunatamente è successo a me. Mi ha chiamato anche la famiglia di Santubaldari per chiedere come stavo, sono stati molto gentili – ha continuato e concluso Daniela Smith –. Non è colpa di nessuno, solo la sfortuna di essere lì. Io li vedo da anni e non è era mai successo, non è un pericolo. Amo la gente di Gubbio, l’unico posto che considero casa mia è sempre e solo Gubbio". Polemiche inutili spente subito sul nascere, con buona pace di chi condanna tradizioni secolari spesso per mero campanilismo o semplice ignoranza. "L’importante – dicono gli esponenti delle Famiglie ceraiole – è essere sempre consapevoli dei valori che si vogliono portare avanti e non curarsi delle malelingue che accompagnano ormai ogni atto umano.
Federico Minelli