REDAZIONE UMBRIA

Gubbio, ’Casa della salute’ nell’ex ospedale

Il Piano sanitario regionale prevede la realizzazione in piazza 40 Martiri. "Ridurrà gli accessi impropri al Pronto soccorso"

Il nuovo Piano Sanitario Regionale prevede il potenziamento dell’ospedale di Branca, confermato struttura di primo livello, e per Gubbio anche una casa ed un ospedale di comunità. E’ quanto emerso nel corso della conferenza stampa organizzata nella sede della Lega Gubbio in Via Cairoli dai consiglieri comunali Michele Carini e Sabina Venturi, presenti il responsabile sezionale Luca Ramacci ed il Consigliere Regionale Manuela Puletti.

Quello della sanità ed in particolare del ruolo dell’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino, presidio dalle grandi potenzialità che dall’inaugurazione (marzo 2008) ad oggi ha saputo conquistarsi stima ed apprezzamenti per la qualità ed il livello dei servizi, rappresenta un argomento sul quale è costante l’attenzione del territorio nelle sue varie espressioni. "Lo scorso 28 febbraio la Giunta Tesei – hanno ricordato Carini e Sabina Venturi - ha approvato tre atti che mettono le basi per la programmazione sanitaria riguardo la dislocazione delle case ed ospedali di comunità e delle Centrali Operative Territoriali (COT). Il primo dato importante è la riconferma della centralità dell’ospedale di Branca, ospedale di primo livello per il quale si stanno reperendo i fondi necessari per il potenziamento. Branca – è stato sottolineato - sarà anche ospedale di comunità, con la riconversione dei 20 posti della Rsa, una struttura di ricoveri breve per pazienti che necessitano di assistenza sanitaria ed infermieristica non erogabile a domicilio". La medicina territoriale, è stato evidenziato, conoscerà invece "una vera svolta" con la valorizzazione dell’ex ospedale di piazza 40 Martiri. Diventerà Casa della Comunità con un investimento di 3.706.000 euro, attiva 24h sette giorni su sette con "specialistica ambulatoriale, prenotazione prestazioni, ambulatori di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, servizio infermieristico". Sarà anche sede del "COT spoke" per "prendere in carico i pazienti che per le cure saranno indirizzati alla casa di comunità per evitare inutili accessi al Pronto soccorso".