Gualdo, ecco la ricostruzione del volto del Beato Angelo

L’evento storico nella sala della Rocca Flea

Gualdo, ecco  la ricostruzione del volto del Beato Angelo

Gualdo, ecco la ricostruzione del volto del Beato Angelo

GUALDO TADINO - Il volto del Beato Angelo è stato presentato nel pomeriggio di ieri nella affollatissima sala della città della Rocca Flea.

L’evento, da alcuni definito "storico", ha proposto quello che probabilmente fu il viso del santo protettore gualdese, morto nel suo eremo di Capodacqua, il 15 gennaio del 1324 all’età di 54 anni.

Dopo i saluti del sindaco Massimiliano Presciutti e del vicario don Michele Zullato, introdotte da Peppe Ascani del Comitato del settecentenario, le docenti Agata Lunarini e Simona Minozzi dell’Università di Pisa hanno relazionato sugli approfonditi studi bioarcheologici e paleopatologici compiuti a seguito dell’ultima "ricognizione" attuata nel 2022 sul corpo del santo eremita, con l’urna che venne portata nella navata centrale della concattedrale; hanno riferito sugli esami compiuti a diversi livelli su tutto il corpo e sui vari reperti, usando anche le tecnologie secondo i protocolli più attuali in materia, comprese le radiologie e le indagini chimiche, comparandole per quanto possibile anche con le precedenti sei ricognizioni dei secoli scorsi, la prima delle quali avvenne nel 1343.

Tutti i dati hanno confermato le conoscenze storiche che si hanno sulla vita del santo eremita.

Dopo lo svelamento delle immagini di Angelo da Casale, il professor Fabio Cavalli dell’Università di Trieste ha illustrato la "ricostruzione forense" del volto.

Alberto Cecconi