Gorbaciov, quando ad Assisi ricevette la Lampada della Pace

Il ricordo di padre Enzo Fortunato: "Quella del 2008 fu una visita a sorpresa". Il viaggio a Terni

Gorbaciov ad Assisi nel 2008

Gorbaciov ad Assisi nel 2008

Assisi (Perugia), 31 agosto 2022 - Si intitola "Un uomo che amava la pace" un post del francescano padre Enzo Fortunato che nel suo profilo Facebook ricorda la visita di Gorbaciov al Sacro convento di Assisi dove nel 2008 gli fu consegnata la Lampada di San Francesco.

"Fu una visita a sorpresa - ricorda padre Fortunato, allora direttore della Sala stampa del Sacro convento - nel tardo pomeriggio di un giorno di marzo, quella di Mikhail Gorbaciov. Si fermò a lungo e avemmo insieme all'allora Custode, padre Vincenzo Coli, un momento di confronto sulla situazione politica e religiosa della Russia. Ricordo la sua felice intuizione sulla figura di Francesco, un uomo intensamente spirituale".

"Oggi - scrive ancora padre Fortunato - abbiamo bisogno di uomini e donne che vivano con passione la vita. Lo affido alla misericordia del Signore e prego affinché la Russia possa avere statisti che amano la pace".

Terni

"Gorbaciov è stato un grande statista, un democratico, un uomo di pace. Un esempio»: a dirlo all'Ansa, nel giorno della scomparsa dell'ultimo leader sovietico, è Paolo Raffaelli che nel 2001, da sindaco di Terni, ricevette Gorbaciov nella città dell'acciaio per conferirgli il premio San Valentino assieme all'allora vescovo della locale diocesi mons. Vincenzo Paglia. "Ricordo un uomo di grande spessore umano che nulla aveva a che vedere con il gelido burocrate", aggiunge Raffaelli.

"In quei 4-5 giorni che stette in città ebbi modo di conoscere un uomo che era lo specchio dell'apertura politica che lo aveva caratterizzato durante la sua presidenza", ricorda ancora l'ex sindaco. A cui piace sottolineare la visita che "organizzammo a Gorbaciov nella chiesa del Sacro Cuore dove era stato realizzato un mosaico in cui era raffigurato proprio il leader sovietico e la moglie Raisa". "Rimase colpito e commosso", conclude Raffaelli.