Giornata della legalità Protagoniste le scuole "Il nostro no alla mafia"

Iniziativa alla Notari con 130 studenti, Libera e l’Associazione magistrati. Corteo in corso Vannucci e piantumazione dell’albero di Falcone.

Giornata della legalità  Protagoniste le scuole  "Il nostro no alla mafia"

Giornata della legalità Protagoniste le scuole "Il nostro no alla mafia"

"Nel 1992, con l’attentato a Giovanni Falcone, la coscienza collettiva fu violentemente scossa e prendemmo coscienza della mafia, che negli anni ha assunto anche forme nuove, più silenti, ma non per questo meno insidiose. Iniziative come questa fanno comprendere che alla lotta siamo tutti chiamati. Lo Stato è ognuno di noi". Lo ha detto il sindaco Andrea Romizi in una sala dei Notari gremita di studenti, protagonisti della Giornata della Legalità promossa dall’Associazione nazionale magistrati, insieme alla Procura generale, alla Corte d’Appello e all’Ufficio scolastico regionale, con la collaborazione di Libera L’’obiettivo era ricordare Giovanni Falcone, magistrato simbolo della lotta alla mafia, nel giorno in cui ricorrono 31 anni dalla strage di Capaci. Il Liceo scientifico Galilei ha proposto una “Intervista impossibile a Giovanni Falcone”; l’I.I.S. Giordano Bruno un prodotto grafico-visivo; l’Itet Capitini-Vittorio Emanuele II-Di Cambio un video sulle stragi; l’istituto Cavour-Marconi-Pascal un video che insegna a non accettare nel quotidiano anche episodi in apparenza banali; il Volta una presentazione video dell’App “Mafia anche no”, vincitrice del premio della Fondazione Falcone. Il contributo del Pieralli è stato un lenzuolo che raffigura il magistrato Falcone con la scritta “Perugia non dimentica”, consegnato al sindaco Romizi alla presenza dei vertici delle forze di polizia, in collaborazione con la Fondazione Falcone. Resterà affisso sulla parte esterna di Palazzo dei Priori per dieci giorni. Ad esprimere apprezzamento per il lavoro delle scuole è stata Claudia Matteini, presidente vicaria

della Corte d’appello di Perugia, a cui sono state affidate le conclusioni insieme al procuratore

generale Sergio Sottani, che ha richiamato l’importanza di difendere le regole della Costituzione e i valori della bellezza e dell’uguaglianza da parte di tutti coloro che intendono contribuire alla lotta alla mafia.

A chiudere la giornata il momento simbolico della piantumazione dell’“Albero di Falcone“, con il patrocinio dell’omonima Fondazione, nel cortile retrostante la Corte d’appello. Alla base dell’ulivo è stata apposta una targa con una celebre frase del magistrato: “Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini".

Silvia Angelici