REDAZIONE UMBRIA

Giorgia, una vita spezzata tra le lamiere

Lo schianto contro un albero a San Feliciano. Patente presa da poco, era la prima volta che la 19enne usava l’auto per andare a scuola

Il simbolo della tragedia è in quello zainetto recuperato tra le lamiere che a Giorgia Panciarola, 19 anni, serviva per la scuola. E’ morta ieri mattina in un incidente stradale ad appena un chilometro da casa. Era la prima volta che prendeva la macchina per andare al liceo: traguardo tanto atteso per sentirsi grandi con la patente appena conquistata e la voglia di libertà. La Mini Countryman arrivata da poche settimane con la P di "principiante" ancora appesa al parabrezza posteriore si è schiantata contro un cipresso.

Un frontale spaventoso, letale per la ragazza di San Feliciano. E’ un dolore che lascia senza fiato nella piccola comunità lacustre.

L’incidente – purtroppo l’ennesimo con esito drammatico in pochi giorni in Umbria – è accaduto ieri mattina lungo la strada provinciale 316, quella che costeggia il lago Trasimeno e collega la frazione di Magione a Passignano, considerata la panoramica turistica che Giorgia conosceva a memoria, per lei era la strada di casa.

Non erano ancora le 8 quando l’utilitaria blu percorreva questo tratto di Provinciale pressoché rettilineo, la ragazza potrebbe aver imboccato una semicurva a velocità sostenuta e poi aver perso il controllo del mezzo – per cause che probabilmente non conosceremo mai – l’auto è impazzita, sembra che sull’asfalto non ci siano nemmeno segni di frenata, così potrebbe aver carambolato sulla banchina per poi finire contro uno dei grandi cipressi che segnano l’imbocco della strada laterale di via della Rocca.

Gli unici tre alberi su tutto quel tratto di strada a poche decine di metri dai ruderi del castello di Zocco. L’auto dopo l’impatto è un cubo informe di lamiera, sembra esplosa, il cofano e il motore sono indistinguibili, il contachilometri in tilt per l’urto è finito sull’abitacolo posteriore.

Ai primi soccorritori è apparsa subito chiara la dimensione della tragedia. Sul posto i medici del 118 non hanno potuto che constatare il peggio, i vigili del fuoco hanno rimosso le lamiere e ora il compito di far luce sull’accaduto è affidato agli agenti della Polizia Locale di Magione, che si sono occupati di tutti i rilievi e svolgeranno i dovuti accertamenti.

Il magistrato di turno Mario Formisano ha ritenuto non necessario disporre l’autopsia e rilasciare subito il nullaosta alla sepoltura (non sono state coinvolte altre persone o veicoli), la salma è stata trasferita all’obitorio del Santa Maria della Misericordia di Perugia dove è dunque probabile che già in queste ore sia stata allestita la camera ardente. Strazianti i momenti dell’arrivo dei genitori sulla scena dell’incidente, per primo il padre Fabio conosciutissimo a San Feliciano e in tutto il perugino per la sua attività di atleta e poco dopo anche la mamma Stefania. E’ per soccorrere loro, colti da malore, che i medici del 118 si sono trattenuti sul posto.

Sara Minciaroni