
È riuscito ad entrare in possesso, in modo fraudolento, dei codici di sicurezza del conto corrente bancario intestato a un’azienda del Ternano, disponendo poi diversi bonifici bancari, per un importo totale di circa 50mila euro, a favore di diversi soggetti: con questa accusa un 45enne residente in provincia di Napoli, incensurato, è stato denunciato dai carabinieri per il reato di frode informatica. A svolgere le indagini i militari di Collescipoli, dopo la presentazione di una denuncia contro ignoti. Dagli accertamenti è emerso che l’uomo era riuscito a clonare una sim card telefonica intestata alla società vittima dell’episodio. In corso di identificazione i soggetti verso i quali sono stati eseguiti i bonifici. L’uomo è accusato di frode informatica. "I crimini informatici, cui l’Arma pone massima attenzione anche nella considerazione che il presente periodo pandemico limita la circolazione delle persone - sottolinea il comando provinciale -, sono caratterizzati dalla dematerializzazione, dal superamento dell’idea di ‘territorio nazionale’ e dall’elevato livello di tecnologia. La disciplina di questi reati punisce penalmente le più diffuse condotte criminose nel settore informatico come l’accesso abusivo, il danneggiamento, la frode informatica, il falso informatico, lo spionaggio, l’attentato ad impianti di pubblica utilità, la detenzione e la diffusione abusiva di codici d’accesso e la violenza sui beni informatici". Sempre i carabinieri hanno denunciato per ‘uso di atto falso’ un ternano di 47 anni che lo scorso 29 dicembre, mentre era alla guida di un’auto, è stato fermato per un controllo in via Campomicciolo. L’uomo, sprovvisto della patente di guida perché revocata, aveva esibito una istanza per l’ammissione agli esami di guida per il conseguimento della patente ‘B’, poi risultata falsa.
Stefano Cinaglia