
Alcune zone di Fontivegge sono state dichiarate come «zona rossa»: saranno sottoposte a controlli più stringenti
"Il Governo ha dovuto surrogare l’inazione dell’amministrazione comunale si sicurezza e ordine pubblico, assumendosi la responsabilità di scelte obbligate anche a seguito della totale inefficacia del Comune. Ora ci aspettiamo che il sindaco passi dalle parole ai fatti. Dopo aver riconosciuto l’emergenza, faccia finalmente ciò che deve fare sulla sicurezza: atti chiari, scelte nette e – soprattutto – assunzione di responsabilità". Il centrodestra non fa sconti alla sindaca Vittoria Ferdinandi. E non poteva essere altrimenti dopo che alcune zone di Fontivegge sono state dichiarate come "zona rossa", ovvero che saranno sottoposte a controlli più stringenti e vietate a chi ha precedenti di un certo tipo. E così i consiglieri puntano il dito proprio contro la presunta inefficienza della giunta comunale. "La sindaca parla apertamente di una “situazione emergenziale” – scrivono i consiglieri di opposizione –, ammettendo ciò che fino a pochi giorni fa veniva negato o sminuito. Una presa d’atto doverosa, ma che arriva dopo mesi di sottovalutazione e inerzia. Ma c’è di più: questa decisione, condivisa dalla stessa Ferdinandi, smentisce e sfiducia apertamente il consigliere delegato Antonio Donato, che solo lunedì in Consiglio comunale ha descritto una città immaginaria, attribuendo a giornali e opposizione la responsabilità della percezione di insicurezza". "È evidente che un approccio ideologico, che ha prediletto solo i temi dell’accoglienza, dell’inclusione e della tolleranza, ignorando totalmente il tema della sicurezza – continuano – , ha prodotto una situazione fuori controllo, tanto da obbligare il Governo ad intervenire al posto del Comune. In questo contesto, è doveroso ricordare che l’amministrazione comunale ha adottato in questi mesi scelte che andavano nella direzione opposta rispetto al rigore richiesto dalla situazione – ribadisce il centrodestra – : mancata nomina dell’assessore alla Sicurezza divieto alla polizia locale di utilizzo del taser cancellazione dal regolamento comunale del divieto di accattonaggio molesto, indebolimento del presidio della Municipale proprio a Fontivegge. Scelte sbagliate – secondo i consiglieri di opposizione –, che hanno trasmesso segnali di arretramento, proprio quando servivano presenza, determinazione e fermezza. Colpisce dunque che, finalmente, il sindaco Ferdinandi, che finora sembrava vivere nel Paese dei Balocchi, oggi apprezzi la decisione del Governo: un clamoroso cambio di rotta che, seppur tardivo, dimostra come le preoccupazioni da noi sollevate da mesi fossero fondate".