"Foligno e la Quintana? Sposi dal grande futuro"

Il bilancio del presidente Domenico Metelli: "Volevamo ridare entusiamo al nostro popolo e ci siamo riusciti. E’ stato premiato il lavoro di gruppo"

"Foligno e la Quintana sono due sposi che continueranno ad avere un bel futuro". Il presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli, si prepara alla Giostra della Rivincita, l’ultima di questo mandato prima di avviare la macchina elettorale di Palazzo Candiotti. Il momento giusto, dunque, anche per tracciare il bilancio di questa edizione della Quintana, la prima senza restringimenti dovuti al Covid e che riconsegna quindi la festa in tutta la sua essenza di entusiamo, passione e soprattutto voglia di partecipazione.

"È andato tutto come avevo progettato – sottolinea il presidente dell’Ente Giostra –, volevamo ridare innanzitutto sicurezza ed entusiasmo al popolo quintanaro e possiamo affermare di esserci riusciti. Volevamo che la Quintana fosse un approdo sicuro e consolidato, infatti abbiamo chiesto e ottenuto di mantenere prezzi bassi e accessibili in taverna". Il risultato è stato quello di "taverne prese d’assalto, tanta gente arrivata da tutta Italia e non solo – racconta ancora Metelli –, bar, ristoranti che lavorano tantissimo".

Per quanto riguarda il calendario degli appuntamenti: "Dopo lo straordinario corteo – continua il presidente dell’Ente Giostra – questa sera i dieci cavalieri ci regaleranno una Quintana incredibile. Al campo è tutto sold out. È stato un lavoro duro, ma mi sento veramente appagato. Per questo voglio ringraziare l’amministrazione comunale, con il sindaco Stefano Zuccarini e l’assessore alla Quintana, Decio Barili in particolare, ma anche tutto il Consiglio comunale, i folignati e il popolo quintanaro che ci è sempre vicino e ci dà la massima collaborazione. Ci sono stati dei magistrati e dei priori straordinari. In questo modo è un piacere fare il presidente e lavorare per la crescita della Quintana".

"Abbiamo ricevuto molti complimenti anche per la Notte Barocca realizzata con Segni Barocchi che è stata meravigliosa– sottolinea ancora Metelli –. Lavorare in squadra è qualcosa di lungo e complesso ma alla fine amplifica i risultati. Le taverne hanno fatto un miracolo e anche le condizioni metereologiche, che non segnano pioggia per la Giostra, testimoniano che non solo la ‘fortuna’, già nel Corteo, ci ha dato una mano, ma anche qualche quintanaro che non c’è più. Su tutti il nostro Maurizio".

E la pioggia sulla pista? "Dopo la pioggia, la pista raggiunge le condizioni migliori, senza così il bisogno di innaffiarla – conclude il presidente Metelli – e questo contribuirà ancora di più a regalarci una gara che ci lascerà seduti fino all’ultimo, piena di colpi di scena".

Alessandro Orfei