
Festival dei Due Mondi. Lizz Wright a Spoleto
Il Festival dei Due Mondi si avvia al week-end finale con una nuova ondata di spettacoli, anteprima e stelle della creatività contemporanea. Domani alle 21.30 al Teatro Romano c’è attesa per il concerto di Lizz Wright (nella foto), prossima grande voce del jazz contemporaneo in arrivo a Spoleto dopo Dianne Reeves e Rhiannon Giddens. Straordinaria erede delle interpreti afroamericane del passato, Wright presenta al Festival il suo ultimo album “Shadow“, in un concerto in collaborazione con Umbria Jazz, accompagnata da Kenny Banks (pianoforte e organo), Ben Zwerin (basso), Adam Levy (chitarra) e Ivan Edwards (batteria).
Prodotto sette anni dopo Grace del 2017 e pubblicato ad aprile “Shadow“ è la sua opera di rinascita, perché arriva dopo tanta meditazione, dopo il covid, dopo una serie di vicissitudini politiche, conflitti sociali che gli Stati Uniti hanno vissuto, e stanno vivendo. Figlia di un ministro di culto in Georgia, Wright si avvicina alla musica inizialmente come direttrice del coro nella sua città, e a 22 anni riesce a farsi conoscere a livello nazionale, con un memorabile concerto tributo alla cantante Billie Holiday. "Le mie influenze sono molto chiare – racconta –. È sufficiente ascoltare la mia musica. La mia era una famiglia molto spirituale e legata alla terra, quello che senti nella mia musica non è solo il mio retaggio afro-americano ma anche quello di una persona che vive connessa alla terra. Cerco di distaccarmi dagli stereotipi e di cantare la mia personalità di donna e di essere umano su questa Terra".
Due anni fa ha lanciato la sua casa discografica indipendente, la “Blues & Greens Records“, con l’obiettivo di creare un circuito sostenibile per gli artisti e con la missione di ripristinare l’umanità di base nel mondo della musica, ponendo in primo piano il benessere e le pratiche commerciali sane e sostenibili