Fentanyl trovato in dose di eroina, scatta l’allerta in Italia. La Procura di Perugia aprirà un’indagine

Riscontrata la presenza dell’oppioide sintetico in una dose di eroina. Nota del ministero della Salute alle regioni: “Informare sui gravissimi rischi per la salute”. Ecco quali sono gli effetti

Fentanyl trovato in una dose di eroina, scatta l'allerta in Italia per la "droga degli zombie"

Fentanyl trovato in una dose di eroina, scatta l'allerta in Italia per la "droga degli zombie"

Terni, 30 aprile 2024 – Scatta l’allarme in Italia per la “droga degli zombie”. Il Sistema nazionale di allerta rapida per le droghe (News-D), coordinato dal Dipartimento per le politiche antidroga (Dpa) ha diffuso un allarme per la presenza di fentanyl – analgesico con una potenza di almeno 80 volte superiore a quella della morfina – riscontrata come sostanza da taglio in una dose di eroina sequestrata settimane fa nella zona di Perugia. È la prima volta che viene accertata la presenza di fentanyl nell’eroina in Italia. In raccordo con il Sottosegretario Alfredo Mantovano, è stato, quindi, attivato il Piano nazionale di prevenzione contro l'uso improprio di questo oppioide sintetico che prevede l'invio dell'allerta a tutte le forze di polizia e a tutte le amministrazioni.

La nota del ministero

Una nota del ministero della Salute firmata dal direttore alla prevenzione Francesco Vaia è stata inviata alle Regioni. La nota chiede agli Assessorati alla Sanità delle Regioni e delle Province Autonome di diramare le informazioni con urgenza ai Dipartimenti per le dipendenze e dei Servizi pubblici per le dipendenze (SerD) delle Aassll, e alle Comunità terapeutiche e al personale socio-sanitario delle per “informare le persone che fanno uso di sostanze dei gravissimi rischi per la salute”. 

L’indagine

La Procura di Perugia, fa sapere il procuratore Raffaele Cantone, aprirà un'indagine. “Sono preoccupato per quanto sta emergendo in queste ore - ha affermato Cantone - e voglio cercare di capire se si tratta di un fatto sporadico o se ci sono episodi analoghi”. 

Effetti e patologie

Dal 2018 al 2023 sono stati sequestrati in Italia 123 grammi e 28 compresse di Fentanyl.  L'inalazione di Fentanyl può causare una grave patologia del cervello i cui danni sono potenzialmente irreversibili. A lanciare l'allarme è un gruppo di medici dell'Oregon Health & Science University di Portland che, sulle pagine del Bmj Case Reports, riportano il caso di un uomo di quasi 50 anni vittima di leucoencefalopatia da Fentanyl. L'uomo, precedentemente sano, è stato rinvenuto privo di sensi nella sua stanza d'albergo. A fianco, sul tavolo, pillole frantumate e un residuo bianco successivamente rivelatosi Fentanyl. Dopo la corsa al pronto soccorso, è stato ricoverato in terapia intensiva con una diagnosi di leucoencefalopatia su base tossica, una patologia che colpisce prevalentemente la sostanza bianca del cervello. A 26 giorni dal ricovero è stato trasferito in una struttura riabilitativa. "Era in grado di comunicare con frasi semplici e partecipava attivamente alla terapia fisica e occupazionale”, spiegano i medici. “Dopo un altro mese di riabilitazione è stato in grado di svolgere tutte le attività della vita quotidiana in modo autonomo ed è stato dimesso a domicilio”. A distanza di un anno i problemi neurologici sono considerati risolti. La leucoencefalopatia è un rischio noto collegato all'uso di alcuni farmaci e droghe (tra cui il Fentanyl). Tuttavia, precisano i ricercatori, “il nostro caso è il primo a descrivere una leucoencefalopatia su base tossica causata dall'uso inalatorio del Fentanyl”.