ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

Spello, torna la magia delle Infiorate. Opere d’arte effimere e bellissime

Niente colla, né coloranti artificiali. Solo petali di fiori e la straordinaria maestria di chi le realizza

Quadri “viventi“ che celebrano il Corpus Domini lungo un percorso di due chilometri, dalla Porta consolare al belvedere

Quadri “viventi“ che celebrano il Corpus Domini lungo un percorso di due chilometri, dalla Porta consolare al belvedere

La città è pronta ad immergersi nella magia delle Infiorate del Corpus Domini: opere effimere di straordinaria bellezza e qualità tecnica, realizzate esclusivamente con petali e materiali vegetali, senza colla né coloranti artificiali. In un percorso lungo quasi due chilometri – dalla Porta Consolare al belvedere – l’intero centro storico di Spello si trasformerà in un’opera d’arte diffusa, con tappeti floreali da 12 a 70 metri quadri. Lungo il percorso, da non perdere l’infiorata speciale (fuori concorso) che gli infioratori, nell’anno del Giubileo della Speranza, hanno voluto dedicare a Papa Francesco e alle Clarisse del Monastero di Vallegloria, che il Santo Padre aveva più volte visitato, trovandovi una fonte autentica di spiritualità francescana. Ieri mattina a Palazzo Donini la presentazione ufficiale.

"Quest’anno è cresciuto il numero dei piccoli infioratori – ha sottolineato Giuliano Torti, presidente dell’Associazione Le Infiorate di Spello –. Le nuove generazioni sono al centro del nostro impegno". Di "identità condivisa" ha parlato il sindaco Moreno Landrini. Di grande impegno dell’amministrazione comunale ha parlato il consigliere regionale Cristian Betti. Presente anche il vicario del Vescovo, don Giovanni Zampa, che ha contestualizzato le Infiorate sotto l’aspetto religioso. " Le Infiorate di Spello sono una manifestazione che è cresciuta molto nel tempo"", ha dichiarato David Pieroni. Tra le novità l’annullo filatelico impreziosito da un timbro realizzato dagli studenti della scuola secondaria di primo grado Ferraris di Spello nell’ambito di un concorso promosso dall’Associazione Infiorate. Tra i quadri “Il fiore del Giubileo“, dedicato come detto a Papa Francesco. È stato Gianni Donati, autore del bozzetto insieme a Chiara Cerchice, a presentare l’infiorata speciale che gli infioratori hanno dedicato al Pontefice e alle Clarisse del Monastero di Vallegloria, comunità che stava particolarmente a cuore al Santo Padre aveva più volte visitato. L’opera, di 30 metri quadri, porta il simbolo del Giubileo: celebra l’anno della grazia e del perdono, ma anche il dialogo autentico tra il Papa e le sorelle Clarisse, fondato su fede, ascolto, semplicità e speranza. Dall’icona del Giubileo si irradiano le lingue di fuoco dello Spirito Santo, mentre il rosone del monastero delle Clarisse richiama il legame con Spello. A destra, un germoglio simboleggia speranza e rinascita, in armonia con il tema del Giubileo.