ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

Femminicidio di Roma, l’assassino abitava a Norcia. Il sindaco: “L’ho visto lunedì, siamo sotto choc”

Il sindaco di Norcia, Giuliano Boccanera, ricorda l’incontro con Domenico Ossoli, il concittadino che il giorno dopo alle porte di Roma ha ucciso con un colpo di pistola la moglie Annarita Morelli

Donna uccisa: il marito ex autista con la passione per la caccia

Il reo confesso Domenico Ossoli e la vittima, la moglie Annarita Ossoli

Norcia, 8 agosto 2024 – «Una persona che era conosciuta e benvoluta, quando abbiamo saputo, ci è sembrato impossibile che potesse essersi macchiato di un simile crimine". Il sindaco Giuliano Boccanera è ancora incredulo rispetto alla notizia dell’omicidio di cui si è reso responsabile Domenico Ossoli, il 74enne che ha confessato di aver ucciso a Fonte Nuova, a Roma, la moglie Annarita Morelli, di 72, dalla quale si stava separando.

I due erano infatti originari di Norcia e lì avevano una casa, dove l’uomo viveva. È stato lo stesso sindaco ad averlo incontrato non più tardi di lunedì scorso, proprio a Norcia. Il giorno prima del delitto "Ci siamo incrociati lunedì in lavanderia e ci siamo salutati – racconta Boccanera –; era un autentico insospettabile, ma le dinamiche psicologiche sono imperscrutabili. Lui era residente a Norcia, nella frazione di Ocricchio, dove viveva anche d’inverno quando il paese resta con una manciata di abitanti. Essendo stato un autista, era diventato un volontario dell’Auser e aveva dato la disponibilità per accompagnare chi ne faceva richiesta nelle varie visite o commissioni. Ci sembra ancora impossibile che tutto quello che abbiamo letto possa essere vero".

L’omicidio è avvenuto a Fonte Nuova, un comune alle porte di Roma, ma anche la vittima era conosciuta a Norcia. "Più di qualche volta erano insieme", ha detto la titolare di un negozio della zona. "Negli ultimi tempi – ha aggiunto – lui però veniva da solo. L’ultima volta che l’ho visto erano 10-15 giorni fa". A chi li ha incontrati , i due apparivano "gentili e sereni".

A Norcia non escludono che Ossoli possa avere avuto una seconda casa nella Valnerina umbra. Ex autista di autobus in pensione, l’uomo aveva la passione per la caccia. Il crimine efferato è avvenuto perché Ossoli, secondo quanto emerge, non aveva accettato la decisione della moglie di separarsi.

A confermare la ricostruzione ai carabinieri che indagano sulla vicenda sono stati i figli della donna. L’uomo avrebbe infatti detto più volte: "Piuttosto l’ammazzo ma non le do la separazione". Un rapporto tossico e malato che era sfociato in un controllo ossessivo dell’uomo sulla compagna, tanto da utilizzare un gps nell’auto per monitorare i suoi spostamenti. A Norcia i carabinieri hanno trovato anche una serie di registrazioni audio conservate su una decina di supporti. Nel materiale ci sarebbero anche conversazioni con la vittima. La casa di Norcia è stata sequestrata.