Falsi redditi di cittadinanza. Indagini chiuse

19 persone indagate per aver richiesto il reddito di cittadinanza con requisiti falsi o modificati. Dipendente di centro di consulenza collaborava alla presentazione di domande non corrette. 1,8 milioni di euro percepiti irregolarmente, 300mila ancora non erogati. Indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Perugia.

Falsi redditi di cittadinanza. Indagini chiuse

Falsi redditi di cittadinanza. Indagini chiuse

PERUGIA – Avrebbero chiesto il reddito di cittadinanza quando in Italia ancora non c’erano neanche. I requisiti necessari perché la domanda fosse accolta, secondo le indagini, sarebbero stati falsi o modificati affinché rientrassero nei parametri. Falsa la dichiarazione sul possesso del permesso di soggiorno, falsi i requisiti finanziari comunicati all’Inps. Domande di contributo avallate, ma non corrispondenti alla realtà. Per questo, la Procura della Repubblica di Perugia ha indagato 19 persone, percettori indebiti del sostegno previsto dallo Stato. Tra denunciati, anche la dipendente di un centro di consulenza della periferia di Perugia che fattivamente collaborato alla presentazione delle domande non corrette, occupandosi proprio di ricevere e gestire le domande. L’inchiesta, condotta dalla Guardia di finanza di Perugia, è arrivata all’atto finale. In questi giorni, infatti, agli indagati è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini a cui farà seguito, presumibilmente, la richiesta di rinvio a giudizio. L’indagine è parte di un’attività del comando provinciale della Guardia di finanza di Perugia che, nel 2023, ha portato alla denuncia di 106 persone a fronte di 164 irregolarità riscontrate. L’attività ha permesso di intercettare 1,8 milioni di euro percepiti irregolarmente, di cui 300mila ancora non erogati.