
di Alessandro Orfei
È emergenza randagismo per quanto riguarda i gatti. L’allarme arriva da Paolo Vetturini, presidente dell’associazione Una Foligno Odv, che gestisce l’Oasi "La piccola corte dei miracoli". La struttura, un unicum per l’Umbria, svolge attività di accoglienza, ed è ormai in ‘overbooking’. Centoquindici sono gli esemplari accolti, compresi quelli in infermeria. Numeri alti, se si considera che la quota ottimale sarebbe di 90 posti, anche se quello raggiunto quest’anno non è il record massimo. Nel 2018 infatti i gatti all’Oasi erano 180. L’allarme di Vetturini è dovuto al fatto che, in questi giorni, sono raddoppiate le telefonate di cittadini non solo da Foligno ma da tutto il comprensorio, che chiedono un intervento di fronte ad intere vie popolate da gatti.
"Serve un cambiamento della legge regionale a riguardo – spiega Vetturini – che riveda la classificazione di ‘colonia felina’, così da poter far intervenire la Asl per campagne di sterilizzazione". In Umbria, invece, si registra una combinazione deleteria: da un lato non c’è obbligo di microchippatura per i gatti (come invece è stata introdotta in Puglia o in Lombardia negli ultimi anni) e poi c’è una particolare definizione, anche quantitativa, di ‘colonia’. Per poter infatti intervenire, stando alla legge regionale, si deve essere in presenza di almeno cinque gatti in età adulta e su suolo pubblico. In realtà sono sempre di più le casistiche in cui si evidenzia la necessità di un intervento anche non in presenza di requisiti di questo tipo. "Quello che chiediamo – continua Vetturini – è che la Regione intervenga per cambiare la legge regionale e dall’altro avvii una campagna di sensibilizzazione contro gli abbandoni. Ci arrivano segnalazioni anche di chi vede i propri vicini trasferirsi e lasciare a casa, in balia degli eventi, il proprio gatto. Non mancano, probabilmente, anche gli abbandoni per ragioni economiche". Tanto dunque il lavoro per Paolo Vetturini e i volontari dell’Oasi. Ingenti anche i costi necessari per mandare avanti la struttura.
Con l’obiettivo di raccogliere fondi è stato anche scritto un libro per adulti e bambini dal titolo "Neve e cenere", scritto e illustrato da Giulia Marcotulli. Il testo è disponibile nella struttura, che resta aperta per le visite esterne tutte le mattine. Per sostenere l’Oasi è possibile donare anche il 5 per mille o anche merce e cibo. L’associazione intanto continua incessante il lavoro di promozione con post sui social e diversi eventi in programma. Su tutti anche il coinvolgimento delle scuole, per agire come sensibilizzazione sui cittadini di domani.