"Eliminare il test d’ingresso a Medicina Sui numeri devono decidere le Regioni"

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"Mi auguro che quello di quest’anno sia l’ultimo test per l’accesso alla facoltà di medicina che si fa": a chiederlo è l’assessore alla Sanità della Regione Umbria Luca Coletto, che alla vigilia della prova ribadisce la sua contrarietà al numero chiuso. "Faccio un grande in bocca al lupo al migliaio di ragazze e ragazzi iscritti alla prova presso l’Università degli Studi di Perugia per circa 330 posti" aggiunge. Per Coletto "è ora di eliminare un test generico che poco ha a che fare con la preparazione degli aspiranti dottoressa e dottori. Entra chi è fortunato. La programmazione - prosegue - non può continuare ad essere in capo al ministero della Sanità, ma a decidere devono poter essere le Regioni che conoscono il numero di medici di cui necessita il territorio. Più si accorcia la catena delle decisioni e più si è efficienti, più passaggi ci sono e più energia si dissipa". L’assessore sottolinea quindi "la carenza di medici per il servizio sanitario nazionale, nelle strutture e sul territorio anche in Umbria. E se salta la sanità e il sociale - afferma - salta il banco. Il sistema sanitario va continuamente adeguato alle necessità attuali, ma senza assolutamente intaccare il fatto che sia e rimanga ‘universalè. La nostra è una popolazione che invecchia e che deve poter trovare risposte sul territorio per reggere l’urto legato alle esigenze anche dei sempre più numerosi anziani. Per Coletto vanno anche riviste le remunerazioni dei medici, che sono tra le più basse a livello europeo. "Uno dei motivi per i quali i nostri giovani medici vanno sempre di più all’estero. Considerando anche che ad esempio in Germania, gli specializzandi possono accedere ai reparti fin dal primo anno, mentre qui da noi devono attendere il terzo anno di specialità".