"E’ una crisi strutturale" Confcommercio reagisce

Nominato il nuovo consiglio direttivo, Stefano Lupi confermato presidente "Raccogliamo una difficile sfida in cui si decide il destino della città"

"Siamo di fronte a una crisi strutturale del commercio. Forti preoccupazioni per le dinamiche inflazionistiche in atto e le rilevanti conseguenze sull’andamento dei consumi. I piccoli negozianti non hanno avuto il tempo di riprendersi dalla pandemia che devono ora confrontarsi con la crisidel caro-energia e con le prospettive di una possibile recessione". È un quadro a tinte fosche quello che emerge dall’assemblea di Confcommercio Terni che ha nominato i nuovi membri del consiglio direttivo. Conferme e nuovi ingressi, per dare voce ai diversi settori del terziario di mercato.

Alla presidenza è stato confermato Stefano Lupi (servizi), affiancato dal vicepresidente Fabrizio Fucile(alimentari): gli altri membri del direttivo sono: Massimiliano Fazi (pubblici esercizi); AlessandraGuagliozzi (turismo), Federica Lausi e Antonio Menchise (moda), Rosella Pantalloni (fioristi). "E’ una sfida - afferma Lupi - che coinvolge il destino della città, centro e periferie. Senza commercio rischiano di spegnersi entrambe. Da tempo ricerchiamo una alleanza fra tutti gliattori del territorio. Invocare l’ombra delle crisi finanziarie ed economiche, la pandemia, l’avvento delle piattaforme digitali ed il cambiamento dei modelli di consumo – continua - non esonera gli attori locali da responsabilità e non giustifica la rassegnazione ad un declino inesorabile e veloce". "Nella nostra provincia, così come nel resto della regione - sostiene ancora Lupi -, negli anni si è scelto il modello della crescita vertiginosa delle medie e grandi superfici di vendita, giustificandole con obiettivi occupazionali e con la prospettiva di una maggiore concorrenza a vantaggio dei consumatori e del loro potere di acquisto. Purtroppo i dati sulle dinamiche dei prezzi smentiscono questa teoria, così come si assiste inalcuni casi al peggioramento delle condizioni dei lavoratori del settore della media - grande distribuzione". Ma come si può ripartire, a Terni, in un momento in cui si assiste a un eccesso di offerta, di sfrenata competizione sui prezzi e di pervasività del digitale, in cui tutto è disponibile ovunque ed a basso prezzo? Secondo Confcommercio occorrepuntare su "contatto umano, personalizzazione, esperienza e possibilità di un acquisto più consapevole".

"Da tempo affermiamo la necessità di politiche di rigenerazione urbana – conclude Lupi -, interventi che riescano ad andare oltre la semplice riqualificazione fisica degli spazi urbani. Progetti in grado di riaffermare una visione integrata e condivisa di città. L’impegno del rinnovato Consiglio sarà fortemente orientato a favorire progettualità con cui, si possa finalmente realizzare una diversa relazione tra piccolo commercio e contesto urbano”.